Sicilia: Pd, Udc, alfanidi e finiani compravano gioielli a spese nostre

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Si allunga la lista delle spese pazze effettuate dai gruppi parlamentari siciliani. L’ex parlamentare Marrocco (Fli) accusato di peculato usava tra l’altro l’auto blu per andare a casa. Dal gruppo Pd regalie per oltre 73 mila euro. L’Udc ha speso quasi 5mila euro per le cialde del caffè. Oltre a spese per migliaia di euro fatte in diverse gioiellerie, tra i rimborsi del deputato Pdl Leontini anche una multa

C’è persino l’acquisto dei fumetti Diabolik, per un totale di 179 euro, tra le spese rimborsate dall’Assemblea regionale siciliana a uno dei 97 tra deputati, ex deputati e collaboratori indagati nell’ambito dell’inchiesta per le spese pazze effettuate dai gruppi parlamentari siciliani. L’acquisto dei Diabolik è stato fatto dall’ex deputato Fli Livio Marrocco che è accusato di avere “richiesto e ottenuto il rimborso di spese sostenute per finalità non istituzionali per l’importo complessivo di euro 13.975,08”, come si legge nell’avviso di garanzia notificato martedì al politico. E come risulta dall’inchiesta, avrebbe poi utilizzato l’autovettura del Gruppo Fli, modello Audi, condotta dal proprio autista personale “per i trasferimenti dalla propria residenza alla sede dell’Assemblea Regionale e viceversa”.

“Sono sereno, tanto da aver io stesso consegnato già un anno fa alle autorità competenti tutta la documentazione contabile di cui si parla”, afferma Marrocco che aggiunge: “Chiarirò nella sede opportuna, cioè dinanzi ai magistrati, di non aver mai fatto ricorso a soldi pubblici per spese personali, mi spiace solo che si stia dando un’immagine distorta e offensiva della mia persona”.

C’è poi il gruppo parlamentare Pd che tra ‘regalie’, ‘omaggi’ e ‘regali di nozze’ ha chiesto e ottenuto rimborsi per oltre 73.000 euro. “Questa è una vicenda che mi sta fortemente segnando, non lo nascondo”, ha detto in conferenza stampa Antonello Cracolici, ex capogruppo del Pd e oggi presidente della Commissione Affari istituzionali all’Ars, aggiungendo: “Sono stato convocato dal giudice per il 14 febbraio. Andrò con l’atteggiamento di chi vuole chiarire nella consapevolezza di aver operato nel rispetto delle regole, formali e sostanziali, improntando il mio comportamento alla sobrietà e al rigore”. Tra i destinatari degli avvisi di garanzia, Cracolici ci tiene a sottolineare come “nella passata legislatura il gruppo del Pd ha avuto un avanzo nella gestione nella risorse di oltre 800mila euro. Ci sono altre storie di altri gruppi che hanno avuto difficoltà a pagare persino le liquidazioni. Nel nostro gruppo non ci sono debiti nei confronti di nessuno”.

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Ci sono anche quasi 5mila euro in cialde di caffè tra le spese pazze. Il tutto, secondo i magistrati, usando i fondi destinati ai partiti in maniera illecita. In particolare, dall’avviso di garanzia notificato all’ex deputato Udc Rudy Maira, risulta che il gruppo nel periodo gennaio 2009-dicembre 2010, ha speso al bar di Palazzo dei Normanni l’importo complessivo di 15.292,70 euro. Non solo. Sono state acquistate 23 ceste “personalmente commissionate da Maira” per l’importo complessivo di 2.086,60 euro. E poi ci sono le cialde di caffè. Spesi complessivamente 4.727,04 euro, come risulta dalle fatture.

E ancora. Acquisti per oltre settemila euro in una gioielleria di Modica, nel ragusano, ma anche due piatti di cristallo comprati in una gioielleria di Palermo per 210 euro e sei tazze e un candelabro acquistati sempre a Palermo per la somma di 486 euro. Sono soltanto alcuni degli acquisti fatti dal gruppo Pdl dell’Assemblea regionale siciliana e spulciati dalla Guardia di finanza nel’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Palermo per le spese pazze dei gruppi parlamentari. Particolarmente affezionato alle gioiellerie il Pdl come risulta dall’avviso di garanzia notificato a Innocenzo Leontini, ex capogruppo del gruppo. Ci sono anche 18 lettori dvd acquistati nel 2009 per un importo di 1.728 euro. E poi l’acquisto di libri effettuato presso la libreria Flaccovio di Palermo per 330 euro. Sullo scontrino non fiscale emesso dalla libreria in data 10/11/2011, è riportata la dicitura, manoscritta, ‘computer’ e ‘libri On. Alfano’. Ma Leontini ha inserito tra i rimborsi anche il pagamento di una multa per 51 euro e il bollettino intestato a Serit per 67,75 euro.

L’inchiesta della Procura di Palermo sulle spese pazze dell’Assemblea regionale siciliana “è solo all’inizio”, ha detto il Procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci, che sottolinea come “sono coinvolti tutti i gruppi parlamentari dell’Ars della scorsa legislatura”, a differenza “delle indagini condotte in altre regioni.

“E’ stata una visita istituzionale per confermare, se ce ne fosse bisogno, la massima collaborazione da parte degli uffici dell’Ars per chiarire anche questioni di carattere tecnico che vanno approfondite. Quello che auspico è che si possano accelerare le indagini perché la serenità serve a tutti, serve soprattutto alle persone oneste per fare la differenza rispetto a certe spese che non sono consone alla politica e che non fanno onore a chi fa politica”, ha detto dal canto suo il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, lasciando la Procura di Palermo dopo avere incontrato il Procuratore capo Francesco Messineo e il Procuratore aggiunto Agueci.