Paragone contro il M5s: “Si sono accomodati sulle poltrone, regali ai Benetton”

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“Se non hai una tenuta, il coraggio, la tempra, e soprattutto se non hai le idee chiare, finisce come è finita questa banda di gitanti, classe dirigente è eccessivo per il M5s”, attacca Paragone.

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Benetton e la squallida baruffa di governo

Posted by Gianluigi Paragone on Thursday, July 9, 2020

“Li chiamiamo gitanti, gente che è venuta a Roma e si è accomodata. Lo ha fatto facendosi portare a spasso dai dirigenti, ecco perché c’è il continuo rimbalzo – riprende -. Noi siamo arrivati alla questione dei Benetton perché nessuno riusciva a decidere. O meglio, nessuno aveva il coraggio di decidere. A impulso, a caldo, con l’emozione ancora viva dopo la tragedia del ponte Morandi tutti a dire revoca senza se e senza ma, revoca, basta con questo strapotere dei Benetton. Che poi è uno strapotere che viene anche in un qualche modo certificato: Anac ha investito solo 33mila euro all’anno per la sicurezza del ponte Morandi. Quindi, queste cose, si sanno”, conclude Paragone




Un pensiero su “Paragone contro il M5s: “Si sono accomodati sulle poltrone, regali ai Benetton””

  1. Queste cose le faceva la Democrazia Cristiana nella Prima Repubblica, che pur di mantenere le poltrone faceva alleanze con chiunque, persino il compromesso con i comunisti nel 1975, a cui gli ha fatto il favore di fare il diritto di famiglia sessantottino e la legalizzazione dell’aborto, tutte cose non condivise dal suo elettorato di riferimento, conservatore e cattolico. Il M5S si sta comportando alla stessa maniera.

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