Massimo Giletti è costretto a vivere sotto scorta dei carabinieri da un paio di settimane, dopo essere stato minacciato dal boss mafioso Filippo Graviano. Fan di Bonafede.
“Sono molto dispiaciuto e non posso dire molto. È obbligatorio, non posso sottrarmi”, ha dichiarato al Corriere della Sera il conduttore di Non è l’Arena, che non ha evitato la polemica: “Solo noto che questo provvedimento della scorta arriva dopo che un quotidiano nazionale ha riportato le parole del libro di Lirio Abate. Perché hanno preso questo provvedimento solo dopo che la notizia è stata pubblicata da un giornale?”.
Solidarietà e un abbraccio a Massimo Giletti, giornalista coraggioso e dalla schiena dritta. pic.twitter.com/YPliPZ4qn9
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 10, 2020
Ovviamente, il boss è invece un fan di Bonafede:
Giletti minacciato dal boss Graviano che elogia Bonafede: “Ministro si deve dimettere”
I traffici tra mafia e Montecitorio non sono mai riusciti a provarli mi pare. Purtroppo.