Emilia Romagna: record di moschee e centri accoglienza, domani è l’ultima occasione

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L’Emilia Romagna è probabilmente la regione italiana più compromessa dal punto di vista etnico. Non è un caso, visto il generoso welfare agli immigrati che vengono sempre prima degli italiani:

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Ora gli elettori hanno l’occasione di ribaltare tutto in un colpo solo: affossando sia il governo regionale, che vedrebbe il ribaltamento delle politiche sociali da prima gli immigrati a prima gli italiani, e quello nazionale, che libero di agire, invece, darebbe il via all’invasione finale che in Emilia Romagna sarebbe senza speranza di ripresa.

Perché questa invasione sta assumendo contorni di islamizzazione.

Sono 176 i centri di culto islamici in Emilia-Romagna. Moschee. Sono i dati della ricerca a cura dell’Osservatorio sul pluralismo religioso (Gris). Si tratta della prima mappatura sulla diffusione dell’Islam in Emilia-Romagna: un lavoro unico nel suo genere che illustra l’invasione capillare della regione.

L’Emilia Romagna ha il record per il numero di centri aperti e per il numero di musulmani in Italia rispetto alla popolazione totale: sono quasi duecentomila.

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Fra le province in cui sono presenti centri islamici spiccano Bologna che è in testa con 48 centri (14 in città e 34 in provincia), segue Modena con 27, Reggio Emilia con 22, Ferrara con 20, Ravenna con 17, Rimini e Forlì-Cesena con 12, Parma e Piacenza con 9.

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Le presenze più rilevanti sono da Marocco e Albania.

La quasi totalità dei credenti appartiene alla corrente dei sunniti ma, ad esempio, a Piacenza la Comunità religiosa islamica è di ispirazione sufi, come a Carpi esiste l’unica realtà sciita censita in Regione. A Bologna e Ferrara esistono centri Subud, una corrente nata in Indonesia. A Bologna è presente una moschea Faizan E Madina, corrente religiosa sunnita nata in Pakistan.

E l’Emilia Romagna è stata scelta dal nuovo governo come discarica dei nuovi clandestini traghettati dalle Ong. Ad oggi, in totale, ospitiamo in hotel per profughi 91.424 immigrati. Per lo più nigeriani, pakistani e bengalesi. Roba vergognosa con tutti i senzatetto italiani che abbiamo.

Con una particolarità che ha a che vedere con le prossime elezioni in Emilia Romagna. Lì, infatti, gli ospiti negli ex-Sprar addirittura aumentano. Passando da 2.210 a 2.340 in meno di un mese.

Questo è il PD che paga i voti alle coop che gestiscono i centri. In altre zone d’Italia lo chiamerebbero ‘voto di scambio’, in Emilia Romagna la chiamano ‘cooperazione’.

E la cooperazione va sfamata:

Domani, cari emiliani e romagnoli, è l’ultima occasione. Ora o mai più.