La sinistra e le sue cellule tumorali diffuse nella burocrazia statale vogliono ‘educare’ le ragazze italiane ad essere minoranza servizievole degli invasori islamici.
L’Istituto Superiore Vittorio Bachelet di Abbiategrasso ha lanciato lo scorso anno un corso di introduzione alla lingua e alla cultura araba, una mossa che ha sollevato preoccupazioni in merito all’islamizzazione e ai diritti delle bambine italiane, addestrate anche ad indossare il velo.
Questo corso, aperto a studenti, docenti e collaboratori scolastici, arriva in un momento in cui la carne halal e le donne separate per la preghiera di fine del Ramadan sono diventate questioni di dibattito pubblico. Questa iniziativa è un esempio di “integrazione al contrario”, in cui gli studenti italiani sono incoraggiati a imparare la lingua e le retrive abitudini degli immigrati islamici nel nostro paese.
L’evento più scioccante è stato il laboratorio di “hijab”, dove è stato insegnato alle ragazze italiane come indossare il velo: ovvero come divenire delle obbedienti schiave dei musulmani invasori. Questo solleva interrogativi sulla libertà di scelta delle giovani studentesse e sulla protezione dei loro diritti in un ambiente educativo.