Scarcerato Bija: il più grande trafficante di clandestini libico

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Dopo sei mesi di carcere, il comandante Bija è libero. Il trafficante di clandestini più temuto e con una divisa ufficiale, il famigerato Bija contro cui le Nazioni unite hanno varato sanzioni per crimini gravissimi contro i diritti dei migranti in fuga verso le coste europee, è stato rilasciato dalla Procura generale di Tripoli per mancanza di prove. Subito dopo la visita di Draghi: un successone.

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Abd al-Rahman Milad, meglio noto come “Bija”, capo della milizia della importante città costiera di Zawiya, zona da dove partono tutti i barconi per l’Italia, pochi chilometri a ovest di Tripoli, era stato arrestato a ottobre dopo la diffusione di un video in cui si schierava con l’allora capo del governo Fayez al Serraj contro Fathi Bashaga, il primo ministro dell’epoca.

Milad era finito nell’occhio del ciclone dopo una serie di inchieste giornalistiche che avevano smascherato il suo ruolo nei traffici di clandestini. Da capo delle milizie di Zawiya, uno dei grandi hub della costa libica da cui salpano barchini e gommoni, a bordo della sua vedetta con funzioni di guardia costiera era accusato di dirigere il traffico dei clandestini verso l’Italia.

E’ stato più volte ripreso a bordo di navi ong, evidenziando così il loro ruolo nel suo business.

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Oltre a essere un centro nevralgico per il traffico di esseri umani, Zawiya è anche una importante sede petrolifera: qui si trova l’unica raffineria esistente in Libia. Nonostante sia un Paese ricchissimo di idrocarburi, il resto della benzina arriva dall’altra parte del Mediterraneo, in gran parte dalle raffinerie sarde dei Moratti. Paradossalmente, la Libia dipende in larga misura dall’estero per l’approvvigionamento di benzina, e la raffineria ha quindi un’importanza decisiva. Da capo delle milizie di Zawiya, Bija aveva così accesso anche ai finanziamenti per la protezione della raffineria. Insomma, riceveva denaro ufficiale per garantire la sicurezza del dipartimento, della raffineria di proprietà della Compagnia petrolifera di Stato libica e per il controllo del porto e dello specchio acqueo come guardia costiera.

Affari che secondo accuse sostanziate si aggiungevano al traffico di esseri umani e al contrabbando. Ma la giustizia libica ha deciso diversamente: Bija ora è libero. Le Ong festeggiano.




5 pensieri su “Scarcerato Bija: il più grande trafficante di clandestini libico”

  1. se postessi contattarlo in qualche maniera, gli proporrei di venire in Italia per organizzare un traffico di leghisti vaccinati
    per mandarli da qualche altra parte

      1. con questi commenti che srivete dimostrate quale e’ il vostro spessore mentale

        dovra inevitabilmente arrivare un giorno
        per cui milioni di italiani capiranno
        che un leghista vaccinato
        e’ molto peggio di un clandestino

        1. ma del resto
          come potevano arrivare su quelle poltrone
          personaggi quali Salvini, Zaia, Fontana
          se i leghisti non fossero dei mentecatti piu stupidi dei negri?

          Gente che si emoziona per la gioia
          quando Zaia ad esempio
          mette le borse di acqua calda sulle mani dei ricoverati in terapia intensiva, per simulare un contatto umano?

          Neanche le scimmie arriverebbero a tanto.

I commenti sono chiusi.