Lasciamo che pestino i nostri nonni e che violentino le nostre donne: che cosa siamo diventati?
L’anziano si dovrà sottoporre ad un’operazione a Sassari per le botte prese dall’africano.
Sarebbe stato un banale urto fortuito con il giovane africano il motivo della violenta aggressione subita da un 64enne ieri in centro a Olbia. Dalle ricostruzione dei fatti, il 24enne nigeriano arrestato era in sella ad una bicicletta quando, ad un certo punto, salito sul marciapiede, ha urtato il passante, un 64enne che stava passeggiando.
Senza alcun motivo l’africano è tornato indietro e ha sferrato un violento pugno all’uomo, che è rovinosamente caduto a terra e, mentre tentava di rialzarsi, ne ha ricevuto un secondo che gli ha procurato delle gravissime lesioni al volto guaribili in 45 giorni.
La chiamata di un testimone al 112 ha fatto scattare l’intervento di due pattuglie dei carabinieri, che hanno intercettato il giovane nelle vicinanze pochi istanti dopo. Quest’ultimo, alla vista dei militari, ha reagito iniziando a sferrare pugni e calci e poi, estratto un coltello, ha minacciato i militari. La sua azione è stata neutralizzata con l’utilizzo dello spray urticante al peperoncino. Disarmato e reso inoffensivo con molte difficoltà, anche durante il trasferimento in caserma il ragazzo ha continuato nella sua azione violenta, danneggiando con calci la vettura dei carabinieri.
Arrestato con accuse di lesioni personali gravissime, danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, l’autorità giudiziaria ne ha disposto l’accompagnamento presso la casa circondariale di Sassari-Bancali, in attesa della convalida. La vittima stamani è stata trasferita a Sassari e dovrà essere sottoposta a intervento di riduzione chirurgica maxillo facciale.
Anche due dei carabinieri intervenuti hanno riportato lievi ferite, tuttavia guaribili in pochi giorni di riposo e cure. In supporto alle pattuglie dell’Arma sono inoltre intervenute due volanti della Polizia di Stato del locale commissariato.
Ricorda quanto accaduto ieri ad Eboli, solo che lì sono arrivati gli amici e oggi i giornali parlano solo del pestaggio evitando di raccontare quanto avvenuto in precedenza:
Governo di merda negri ai forni
Stamonnezza dovrebbe essere sparata a vista, senza timore di non sapere dove seppellirla, tolto che terra libera in ItaGlia ce n’è a kilometri: anche se in fondo sporcarla con sticessi sarebbe solo l’ennesimo oltraggio di tanti.
Importiamo stammerda? Bene: allora si importino anche avvoltoi e altri animali mangia-caTaveri, si mettano su una piattaforma di ramaglia i caTaveri dei neGri e li si lasci ai loro becchi, come fanno ancora oggi in molti di quei luridi paesi di selvaggi dimmerda.