Dopo averli respinti li perculano. Giusto.
«Siamo sorpresi dalle parole del ministro Davor Bozinovic, ci aspettavamo delle scuse per averci impedito di fare il nostro lavoro, non delle false accuse», queste le parole rilasciate dalla delegazione di europutati del Pd Brando Benifei, Pietro Bartolo, Alessandra Moretti e Pierfrancesco Majorino, bloccati l’altro giorno dalla polizia croata mentre tentavano di raggiungere un gruppo di clandestini al confine fra Croazia e Bosnia, nella foresta di Bojna.
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Le parole degli eurodeputati italiani arrivano dopo che il ministro degli interni croato Davor Bozinovic ha definito il tentativo di ispezione come una «evidente intenzione di danneggiare la reputazione della Croazia», rivela il giornale Balkan Insight.
Croatian Interior Minister says weekend attempt by Italian MEPs to check allegations of police violence towards migrants on the border with Bosnia was intended to damage Croatia's international reputation.https://t.co/cvgtynFewN
— Balkan Insight (@BalkanInsight) February 1, 2021
Solo nel campo di Lipa, in Bosnia, si stima ci siano circa 900 clandestini che ora lamentano il ‘freddo’ dopo avere incendiato nei giorni scorsi la struttura per imporre il proprio trasferimento in Italia e altri Paesi Ue.
Il ministro degli Interni croato ha bollato la visita degli eurodeputati italiani tra #Croazia e #Bosnia come provocatoria e “intesa a danneggiare la reputazione della Croazia”.
Ottimo lavoro @ale_moretti, @bartolopietro1, @brandobenifei, @pfmajorino! https://t.co/FH7ZsAro03— Francesca Totolo (@francescatotolo) February 1, 2021
Dalmazia italiana , i depuratti andassero a piangere allo sfigatoquotidiano