La Consulta ha bocciato uno degli aspetti più ‘controversi’ dei decreti sicurezza di Salvini:
Perché, dicono, viola la Costituzione.
La preclusione del diritto di iscrizione all’anagrafe per i richiedenti asilo,contenuta nel primo #DecretoSicurezza,per la Consulta è irragionevole perché viola l’art 3 della Costituzione, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini.
Ma i richiedenti asilo non sono cittadini. pic.twitter.com/hDMuGmMZE4— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 9, 2020
Più precisamente, scondo la Corte Costituzionale, il divieto di iscrivere i richiedenti asilo all’anagrafe violerebbe l’articolo 3 della Costituzione italiana:
La Costituzione parla di CITTADINI. Ma un manipolo di burocrati d’alto bordo, nominati alla corte da presidenti della Repubblica che rappresentano il sistema corrotto di potere che impedisce l’espressione della sovranità popolare, sta da anni piegando questo chiaro dettato costituzionale ai propri corrotti interessi ideologici.
Questa è l’ennesima sentenza eversiva. Una decisione non giuridica ma politica. E allora, se una corte costituzionale decide per opinioni politiche e non giuridiche non può esistere. Perché la sovranità appartiene al popolo.
Il prossimo governo sovranista deve depotenziare tutte le corti. Prima di tutto la Consulta. Come? Il sistema più brutale sarebbe abolirla, dando al Parlamento la decisione sulla costituzionalità delle proprie leggi come espressione della volontà popolare.
C’è poi un metodo più sottile. Imporre l’unanimità sull’incostituzionalità di una legge: a quel punto, sì, sarebbe una decisione giuridica, perché verrebbero bocciate solo le leggi incostituzionali. E non quelle che non piacciono politicamente alla maggioranza di sinistra della corte.
Una corte che è l’ultimo elemento di garanzia dell’oligarchia corrotta. Andiamoli a prendere.
Se vendessero la costituzione a rotoli ne farei scorta.Cosa c’è di meglio?Nemmeno la Scottex.
vecchi rincoglioniti…e pure analfabeti