Un gruppo di ventisette clandestini è stato intercettato l’altra mattina dalle forze dell’ordine nel centro abitato di Versa, Gorizia. Lasciati in zona, gli immigrati hanno iniziato a girovagare per il paese alla ricerca di un posto all’ombra dove sostare, fermandosi su un marciapiede in piazza degli Eroi, dove si sono seduti e sdraiati, in attesa che le istituzioni si prendessero cura di loro a spese dei contribuenti.
Tutti uomini, di età presumibilmente compresa fra i 20 ed i 30 anni ad eccezione di un unico presunto minore, gli immigrati sono risultati essere di nazionalità pakistana e indiana (Kashmir), ma tutti della stessa etnia e religione islamica.
Tutti e 27 i clandestini hanno immediatamente fatto richiesta di asilo politico. In caso contrario avrebbero rischiato l’espulsione. Invece hanno chiesto asilo, e per le nostre stupide regole che i grillini non hanno voluto cambiare, basta questo per diventare “richiedenti asilo”, anche se arrivi da due Paesi come Pakistan ed India.
Per loro si sono invece spalancate le porte del Cara di Gradisca, che con questo maxi-ingresso continua ad attestarsi attorno alle 200 presenze. L’unico non maggiorenne è stato invece trasferito in una struttura specializzata di accoglienza per minori in provincia di Trieste. Chissà che festa le coop.
E sono migliaia i clandestini islamici che stanno marciando verso l’Italia lungo la via dei Balcani, quella che in questi anni ha portato in Europa milioni di immigrati.
Con la chiusura della frontiera ungherese dopo il grande muro di Orban, ora la nuova rotta scorre più a ovest, pericolosamente più a ovest, con la Bosnia-Erzegovina come crocevia. E poi la Croazia. La Slovenia.
E dopo aver attraversato la Croazia e la Slovenia, Trieste è a un passo. Trieste è dove vogliono passare per dilagare nella pianura padana, come gli Unni di Attila:
In particolare, è la Bosnia-Erzegovina che si trova ad affrontare una situazione di vera emergenza.
Le stime sulle attuali presenze, che includono solo chi è stato registrato, stimano un piccolo esercito di oltre diecimila clandestini che premono verso la Croazia. E poi Trieste.
Anche perché non ci sono controlli:
Militare sloveno ammette: “Lasciamo andare i clandestini in Italia”
E statene certi, quando sapranno che non c’è più Salvini, si riverseranno come cavallette verso l’Italia del Pd. Che è già pronto a riaprire la mangiatoia.
Serve il muro. Non possiamo fidarci degli sloveni. Ma, soprattutto, non possiamo fidarci di un governo Pd-M5s.
Da buon triestino e da cittadino della 16 risoluzione ONU abbiamo i sistemi per farli demordere di entrare in Trieste , ma dato che simo occupati militarmente dal esercito Italiano , ricordiamo che il 26 ottobre 1954 quando il generale anglo americano sir Winthertur ha abbassato la bandiere del ONU su Trieste e il giorno dopo sono entrate le truppe per generale De Renzi inalberando bandiere Italiana , ma senza giurisdizione , noi non lo possiamo attuare la manovra per debellare questa invasione , e il Governo Italiano se li fa entrare , poi li deve trasferire in Italia , e dato che trieste è il più piccolo territorio d’Italia ,basta fare poca strada per trasferirli .
Rigettarli indietro con la forza senza se e senza ma,così come sono entrati.
L’invasione deve cessare e tutti i mezzi sono buoni per attuarla.