E’ sempre meglio fare parlare i numeri dei giornalisti prezzolati. Come più evidenziato, dalla Libia non parte quasi più nessuno. Alla faccia di chi parla di ‘guerra’:
Il numero degli sbarchi in Italia premia la linea di #Salvini. Ora la rotta più numerosa è quella dalla #Tunisia, che si spera venga ridotta dalla collaborazione con Tunisi, come annunciato al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza.
Ottimo lavoro della @CoastGuardLIBYA pic.twitter.com/O20UEqRTiD— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 9, 2019
Per questo Salvini è pronto ad un’offensiva tecnologica che permetta di individuare i pescherecci che trainano i barchini dei clandestini prima che escano dalle acque tunisine:
Navi militari difenderanno i porti dalle Ong: Salvini vuole azzerare gli sbarchi
E’ importante, perché ha azzerato gli sbarchi di nigeriani. Ecco perché la mafia nigeriana vuole un ministro dell’Interno di sinistra. I tunisini sono comunque facili da espellere. Ma dobbiamo imporre alla Tunisia i rimpatri lampo: immediati. Sono i loro cittadini. Rifiutano? Embargo vacanze.
Nessuno degli sbarcati arriva da Paesi nemmeno lontanamente in guerra:
Scappano dalla “guerra, dalla fame e dai lager libici” dicono #ONG e anime belle.
Il paradosso è che pakistani e bengalesi arrivino in aereo in Egitto e poi si dirigano in #Libia. Questa è anche la conseguenza dei #MigrationLoans,crediti concessi dalla #Brac finanziata dalla #UE. pic.twitter.com/oIUa2aABfc— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 9, 2019
Chiudere i porti diminuisce anche i morti:
Grazie alla politica anti immigrazione irregolare, nel 2019 sono stati salvati 657 migranti (2018), 1.793 migranti (2017), e 2.075 migranti(2016). pic.twitter.com/TAX8EEI9Qf
— Francesca Totolo (@francescatotolo) July 9, 2019
Con quelli di oggi, gli sbarchi arrivano ad oltre 3.100 dall’inizio dell’anno. Contro gli oltre 17mila dello scorso anno e i circa 86mila del 2017. I porti chiusi funzionano.