LA CULTURA NON PUO’CHE ESSERE CONTRO L’IMMIGRAZIONE, CHE E’, ANCOR PRIMA CHE ECONOMICO, DEGRADO CULTURALE
L’arrivo di semi-analfabeti non piace, ai filologi tedeschi, custodi della cultura di Goethe.
Così, l’associazione filologica della Sassonia-Anhalt ha messo in guardia sulla propria rivista dal frequentare (sesso compreso, ma questo sarebbe un obbligo sanitario) i profughi e dai pericoli di invasione dei cosiddetti migranti.
“Un’invasione di migranti inonda la Germania”, è scritto nell’editoriale della rivista firmato a quattro mani dal direttore Juergen Mannke e dalla sua vice Iris Seltman-Kuke.
La presa di posizione ha, ovviamente, scatenato la canea dei partiti pro-invasione alleati del PD in Ue, i socialdemocratici e i verdi che hanno espresso indignazione.
Aids e malattie infettive sono evidentemente, secondo loro, un diritto umano.
A proposito, quand’è che i sepolcri imbiancati della Crusca battono un colpo, in difesa della lingua e della cultura di Dante?
Credono, forse, che sopravviverà all’orda afro-asiatica?