Resta altissima la tensione nel carcere di Rieti, dove nel giro di sole 48 ore si sono verificate prima una rissa e successivamente una rivolta, con una sessantina di detenuti italiani che ha scavalcato una recinzione metallica per farsi giustizia dei nigeriani che il giorno precedente avevano ferito, nella rissa, un italiano.
«La situazione resta molto grave», denunciava ieri pomeriggio Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe.
Ulteriori disordini si sono infatti verificati nella sezione detentiva G3 ieri alle 14 detenuti italiani, per vendicarsi delle violenze subite, hanno massacrato di botte quattro ristretti nigeriani, gli ultimi rimasti dopo il trasferimento avvenuto ieri sera dei rivoltosi africani.
Detenuti nigeriani pestano italiano, esplode la rivolta in carcere: scontri etnici
A questi italiani un permesso premio ovviamente con palla di ghisa 20 kg al piede
bravi era ora