Ogni volta che un malato mentale nostrano uccide una donna media e personaggi pubblici a cottimo lanciano una sorta di fatwa contro il maschio bianco italiano. Come se ci fosse una sorta di colpa collettiva per i rari – lo dicono le statistiche, soprattutto rispetto al resto d’Europa – casi di cosiddetto femminicidio che vedono come carnefici nostri connazionali.
Giulia Cecchettin: nel frattempo i migranti ne hanno uccise 19
Sono gli stessi deficienti che nei moltiplici casi di stupri e omicidi commessi da immigrati – che hanno una propensione dieci volte superiore agli italiani – invitano a ‘non generalizzare’. Ipocriti e dementi.
Eppure, nello stesso periodo, i loro migranti di donne ne hanno ammazzate a decine. Tutte dimenticate. Per loro niente minuto di silenzio. E niente colpa collettiva degli invasori. Perché non è strumentale alla loro retorica. E, in questo, la cosiddetta destra mediatica e politica si accoda perché è culturalmente succube.
Se un ragazzo “bianco, italiano ed etero” ammazza una ragazza, la responsabilità è di tutti gli uomini italiani.
Se uno straniero sgozza o/e stupra una ragazza, magari facendola a pezzi, non bisogna generalizzare.#giuliacecchettin pic.twitter.com/khFF8CRGiI
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 19, 2023
Che fa? Confessa?#GiuliaCecchettin pic.twitter.com/bwqmGt8hX7
— Francesca Totolo (@fratotolo2) November 19, 2023
Figuriamoci se qualcuno di noi deve chiedere scusa alla povera vittima perché un demente l’ha uccisa. Dovete chiedere scusa, semmai, come governo, delle vittime di cui siete responsabili: ovvero le donne uccise dai clandestini che sparpagliate in Italia dopo che sbarcano a Lampedusa.