C’è un disgustoso doppio standard sia nel sistema mediatico, che è ideologicamente corrotto, sia in quello politico, che non è mai in grado di distinguere il pensiero comune dal pensiero di una minoranza iperattiva.
Pensate solo ai più recenti casi di donne uccise da immigrati:
Infermiera uccisa da marocchino: ora sono 7 italiane uccise da immigrati in 1 mese
Iris Setti uccisa da chi li porta in Italia: Chukwuka Nweke aveva l’obbligo di firma
Tabaccaia uccisa a Foggia: Marocchino aveva in tasca decreto espulsione
ROMA, INFERMIERA UCCISA A COLTELLATE: ARRESTATO L’EX MAROCCHINO
Le notizie vengono diffuse in modo quasi pudico. La nazionalità del carnefice viene per lo più taciuta. Nessuno dichiara il lutto.
La minoranza di sinistra ha la capacità criminale di pasteggiare sui cadaveri delle povere vittime, come nel caso della povera Giulia Cecchettin, li usa come armi nella propria guerra per l’egemonia culturale. Mentre la destra ha sempre il pudore di fare lo stesso con le povere vittime degli immigrati. E non ha la capacità culturale di respingere la propaganda nei rari casi contrari.
Questa differenza di trattamento non si limita alle vittime femminili. Ricordate il capoverdiano Willy morto per un pugno?
Casi del tutto simili e molto più brutali sono stati messi a tacere:
Cristian, l’italiano ucciso dai migranti non vale Willy: nessuno ne parla