Giulia Cecchettin, la sorella contro Salvini e i maschi bianchi

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Elena Cecchettin, sorella di Giulia, da ieri a ieri condivide scritte e storie legate ai cosiddetti femminicidi e nella giornata di oggi ha messo nel suo mirino il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, nonché vicepremier, Matteo Salvini.

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Il segretario della Lega, successivamente all’arresto dell’ex fidanzato di Giulia avvenuto in Germania, ha scritto un tweet piuttosto neutro: “Bene. Se colpevole, nessuno sconto di pena e carcere a vita”.

Elena Cecchettin, che probabilmente farà la stessa fine della sorella di Cucchi, ha sentito la necessità di replicare con una storia Instagram: “Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché ‘di buona famiglia’. Anche questa è violenza, violenza di Stato”. Un delirio.

Nella stessa storia scrive: “Ministro il cui partito (insieme a FdI, che però ha scelto l’astensione) a maggio ha votato contrariamente alla ratifica della convenzione di Istanbul”.

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Gli obiettivi politici della ragazza vengono fuori dalla condivisione di un’altra storia, “contro la violenza patriarcale, di genere e transfobica. In piazza anche per Giulia”. La manifestazione, come si legge nel post originale, è stata organizzata dal Collettivo SqueerT, collettivo transfemminista di Padova il cui slogan è “squeertiamo sul patriarcato” e dal Collettivo Kosmos, un altro collettivo che si definisce “queer e transfemminista” della città veneta.

“Per gli assassini carcere a vita, con lavoro obbligatorio. Per stupratori e pedofili – di qualunque nazionalità, colore della pelle e stato sociale – castrazione chimica e galera. Questo propone la Lega da sempre, speriamo ci sostengano e ci seguano finalmente anche altri”, ha scritto Salvini successivamente alle dichiarazioni di Elena Cecchettin, pubblicando la foto di Turetta con Giulia. Quindi, conclude, facendo riferimento alla polemica: “Ovviamente, come prevede la Costituzione, dopo una condanna stabilita in Tribunale augurandoci tempi rapidi e nessun buonismo, anche se la colpevolezza di Filippo pare evidente a me e a tutti”.

Non è che siccome tua sorella è stata vittima di un demente sei libera di scrivere tutte le sciocchezze che vuoi. Rimangono sciocchezze.




4 pensieri su “Giulia Cecchettin, la sorella contro Salvini e i maschi bianchi”

  1. Visto che non è stato ancora estradato dalla Germania, potrebbe andare lei a prenderlo.. sia mai che magari “incontri” qualche migrante

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