Africano continua a picchiare anziani ma non lo vogliono arrestare

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90enne è in fin di vita ma non arrestano l’africano – VIDEO

La procura locale non ha ancora trovato il tempo di arrestare il criminale africano che ridotto in fin di vita una donna di 90 anni. Lui, così, è libero di rifarlo:

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Ha colpito ancora. Stavolta all’interno del Penny Market di via Sardegna, nel pomeriggio di ieri, rubando un marsupio (con all’interno 400 euro in contanti e uno smartphone) lasciato incustodito in un carrello da un 76enne intento in quel momento a prendere qualcosa da uno scaffale. Il sospettato è sempre lo stesso: un giovane di origine straniera, riconosciuto dai testimoni (tra cui lo stesso direttore del punto vendita) attraverso la foto segnaletica in caserma. Lo stesso sospettato anche per la rapina avvenuta in via Roma nemmeno dieci giorni fa e per gli altri casi tra scippi e tentati scippi (come nel primo episodio, risalente alla mattina di Ognissanti in via Tasso) che si sono registrati dall’inizio del mese.

Tutto avviene in un lasso molto breve di tempo. All’interno del punto vendita ci sono diversi clienti, perlopiù abituali e anziani che stanno facendo una piccola spesa quotidiana. Tra questi, intento a valutare alcuni prodotti su uno scaffale del punto vendita, anche il 76enne residente a Piombino che è l’ignara vittima della rapina. Alle sue spalle infatti l’uomo ha lasciato il carrello con la propria spesa e anche il marsupio in cui ha banconote per un totale di 400 euro, vari effetti personali e uno smartphone. Non si accorge di niente mentre a quel piccolo bottino si avvicina il giovane: questi allunga la mano, afferra il marsupio, lo stringe a sé e rapidamente si volta per uscire dal punto vendita con la refurtiva. Ma se il legittimo proprietario del borsello non ha visto quanto accaduto a pochi metri da lui, a notare la cosa è una guardia giurata poco distante.

Il vigilantes («non un nostro dipendente – fanno sapere da Penny Market – ma un addetto alla sorveglianza in borghese all’interno del nostro punto vendita di via Sardegna») si avvicina così al giovane, lo intercetta mentre sta cercando di allontanarsi e prova a fermarlo. Ne nasce una colluttazione, tanto che in quel momento anche gli altri clienti del supermercato si avvedono di quanto sta accadendo: qualcuno lancia grida di aiuto vedendo i due uomini accapigliarsi tra gli scaffali, i più – specialmente i più anziani – si allontanano spaventati. L’addetto alla sicurezza tenta di tutto per bloccare il giovane ladro che però si divincola con violenza: con una mano prova anche ad afferrare un barattolo da un ripiano per colpire il vigilantes senza però riuscire a ferirlo. Continuare a trattenerlo e al contempo evitare di venire colpito è troppo per la guardia giurata e il malvivente trova il modo di sfuggire alla sua presa e di darsi alla fuga con la refurtiva in pugno.

Il 76enne ha sporto denuncia ai carabinieri che hanno raccolto anche la testimonianza della guardia giurata (illesa dallo scontro) e del direttore del Penny di via Sardegna che, di fronte alla foto segnaletica del giovane sospettato anche per gli altri reati simili avvenuti nelle scorse settimane, lo hanno identificato: l’unica discrepanza sarebbe tra la descrizione dell’abbigliamento del giovane fornita dai testimoni e il controllo diretto effettuato dai militari. Elemento, questo, che non ha permesso di effettuare un fermo a suo carico.

I carabinieri però avrebbero già ottenuto gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti dal raffronto con le immagini delle videocamere di sorveglianza cittadine attraverso le quali è stato possibile per i militari della compagnia di Piombino ricostruire il percorso del rapinatore.

Quanto accaduto rientra infatti nell’ambito della “rapina impropria”, reato che si aggiunge quindi agli altri per il quale il giovane è attualmente sospettato.