Vogliono una castrazione collettiva del maschi italiano.
Dite a questo personaggio che il paese europeo col più alto tasso di cosiddetti femminicidi è la Svezia. Noto per avere la popolazione maschile meno maschia.
Castrazione psichiatrica collettiva. Claudio Mencacci, presidente onorario della Società italiana di psichiatria, contro la violenza sulle donne, vuole campagne mirate per riprogrammare gli uomini: “L’obiettivo è sradicare una cultura maschilista arcaica che ha radici profonde”.
Avete mai letto qualcosa di più violento di uno stregone che vuole sradicare qualcosa dalla testa di qualcuno? Come se, poi, qualche decina di morti l’anno, per lo più causate da immigrati, dipendesse da una cultura e non dal normale vivere. E’ come se nei casi di mamme che uccidono i figli, spuntasse uno psichiatra che vuole eliminare l’affetto materno. Stregoneria.
Vai a sradicarla sui barconi, la ‘cultura maschilista’.
Invece vogliono utilizzare tragedie individuali per una colpevolizzazione collettiva. Tipico delle religioni.
Fatemi capire, un malato mentale uccide una ragazza dall'altra parte d'Italia, la colpa è mia e per questo dovrei lasciare che uno stranosessuale insegni educazione sentimentale a mio figlio…
Vabbè che vi stimo, ma qui si esagera.#MaAndateTuttiAFanculo
— Stimatore di Persone Di Merda (@ColuiDi) November 18, 2023
circo a cielo aperto, i clowns fanno a gara ad esibirsi.
Il maschilismo è aberrante quanto il femminismo. Ciò premesso, magari ci fosse una “emergenza maschilismo”, perché significherebbe che ancora la virilità è diffusa tra la popolazione maschile in Italia. Invece il problema è l’esatto contrario, che il maschio medio italiano, e in generale il maschio medio di razza bianca, contemporaneo, è privo di virilità. Perché se fosse ancora virile, come ho scritto in un commento relativo ad un altro articolo, non accetterebbe passivamente questa invasione di maschi afroislamici predatori sessuali.
Ma si sa, viviamo in una realtà totalmente orwelliana, dove ogni minchiata viene fatta passare per verità…
Intanto, bentornato, Werner.
Credo che la realtà sia più complessa, come spesso accade.
L’uomo, se veramente virile, e ‘maschile’, se ne frega di un rifiuto, se ne frega di essere lasciato, va avanti e trova i lati positivi anche nell’essere da solo, che ci sono, soprattutto in una società ginocentrica dove al primo chiaro di luna della donna ‘libera’, rischi di trovarti in mutante e in mezzo ad una strada.
Il problema di questi omicidi, è proprio l’opposto, essi NON sono virili, sono anzi fragili e deboli come… le donne. Sono le donne che si disperano e fanno follie in amore. Gli uomini sono razionali e duri, gli uomini veri, ma gli uomini femminilizzati, si sentono persi e disperati senza una donna, sentono che trovarsene una costa enormi fatiche e risorse, e quando perdono quella che hanno, credono tutto sia perduto, e perdono la testa. Nel caso di questi giorni, non c’era nemmeno il lato economico. La donna che ti butta fuori dalla tua casa, obbligandoti oltretutto a perdere gran parte del tuo reddito con la scusa di alimenti, per se e per i figliuoli, che poi vedi una volta la settimana.
Capite perché molti impazziscono? Non riescono a risollevarsi da queste prospettive, e temono la solitudine come la morte stessa.
Ti ringrazio per il bentornato Marte Ultore. Sempre pertinenti le tue analisi.
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