AFRICANO ARMATO DI COLTELLO OCCUPA CORTILE: BAMBINI IN OSTAGGIO

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Come definire uno Stato che non riesce ad espellere un clandestino che armato di coltello tiene in ostaggio un intero condominio e una scuola? E come definire chi subisce e non agisce e si lascia tenere prigioniero da un criminale africano?

“Siamo prigionieri dentro casa”. È l’amaro sfogo di un gruppo di residenti di via Castronella 140 che da almeno “venti giorni – raccontano – abbiamo un senzatetto che staziona nel cortile condominiale: passa da una panchina all’altra, si avvicina alle nostre auto, ci guarda con fare sospetto”.

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Un ‘senzatetto’. Lo Stato italiano fa schifo. Invece di prenderlo e rimandarlo in Marocco, lo portano in ‘ospedale’.

La gente ha paura. “Gli abbiamo visto in mano un coltello da cucina” dicono sempre i residenti, una cinquantina di famiglie in tutto. “Qui la strada e i giardini sono condominiali, quindi privati. I nostri figli sono abituati a giocare liberamente. Adesso non escono più di casa: loro hanno paura e anche noi genitori” raccontano ancora. L’uomo, un classe 1992 probabilmente di origine marocchina e di nome Adir, è ormai noto nel quartiere e alle forze dell’ordine.

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“Abbiamo chiamato i carabinieri tantissime volte, negli ultimi giorni c’è stato un via vai di pattuglie e ambulanze: l’uomo veniva preso, portato in ospedale e dopo un paio d’ore era già qui. Possibile che nessuno possa porre rimedio a questa situazione?” si chiedono i residenti.

La zona condominiale confina con la scuola elementare Pablo Neruda e con l’asilo Roberto Valerio. E nel fine settimana del primo maggio, l’uomo ha bivaccato nel retro del giardino della Neruda.

LA BUONISTA DI TURNO – “La prima volta l’ho trovato martedì 2 maggio” racconta la dirigente scolastica Cristina Domenichini sottolineando che “questa situazione non è un’emergenza di ordine pubblico, ma un problema sociale a cui a oggi non è possibile dare una risposta”. La preside, infatti, racconta di un ragazzo “sporco, confuso, esile, forse con problemi cognitivi, parla poco, ma non ha mai tentato di fare del male a me o agli studenti. Gli ho regalato una coperta, era tutto infreddolito e tremava”. Anche la dirigente scolastica ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, ha interpellato il Seus (Sistema emergenza urgenza regionale) e scritto anche al commissario prefettizio di Campi. “È una situazione paradossale: i servizi sociali senza consenso non possono intervenire” sottolinea la preside.

E’ grazie a individui come questa che l’Italia è ridotta come è ridotta.




3 pensieri su “AFRICANO ARMATO DI COLTELLO OCCUPA CORTILE: BAMBINI IN OSTAGGIO”

  1. Non me ne può fregar de meno
    la Toscana da secoli comunista Zecca Rossa RAZZISTA con il sud Italia e buonista accogliona dei suoi immigrati parassiti se li tenta pure e ben vengano tutti i reati e finirà sempre peggio 😎

I commenti sono chiusi.