Espulso dall’Italia a Rovigo ricompare a Pordenone e attacca i passanti

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Lo Stato italiano è uno scherzo. Per espellere un clandestino ci vogliono mesi. Prima dell’espulsione vera ce ne vogliono decine con ‘fogli di via’. Le espulsioni devono essere militarizzate.

Era stato espulso dall’Italia dal prefetto di Rovigo, è stato beccato di nuovo dalla polizia, questa volta a Pordenone, dove si è reso protagonista di minacce gravi verso i cittadini e, successivamente, di violenza e nuove minacce all’indirizzo delle forze dell’ordine accorse sul posto.

Così, il questore di Pordenone Luca Carocci ha ordinato il trattenimento dell’uomo, un 32enne senegalese, nel Cpr di Gradisca d’Isonzo, dove al termine dell’attività amministrativa è stato accompagnato da personale dell’ufficio immigrazione in attesa di essere rimpatriato.

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Giovedì scorso l’ufficio immigrazione della questura di Pordenone ha quindi eseguito l’espulsione emessa dal prefetto di Pordenone nei confronti dell’uomo, irregolare e già condannato per rapina, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a essere irregolare sul territorio nazionale dal quale era stato precedentemente espulso dal prefetto di Rovigo.

Espulso dall'Italia a Rovigo, “ricompare” a Pordenone e minaccia




Un pensiero su “Espulso dall’Italia a Rovigo ricompare a Pordenone e attacca i passanti”

  1. ma veramente sono tutti irregolari come quelli regolari a commettere tutti reati, eppure 1 su 1000 viene quasi rimpatriato.
    Italia di merda
    politici alla fucilazione ovunque

I commenti sono chiusi.