Africano ricoperto di sangue prende ostaggio medici e pazienti: calci, sputi e coltello

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Non solo li curiamo gratis, devastano anche gli ospedali. E’ pazzesco.

Calci , pugni, sangue, sputi contro sanitari e addetto della vigilanza privata: notte di follia in pronto soccorso all’ospedale di Torrette. È scattata una denuncia per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio nei confronti del nordafricano di 29 anni che ieri notte, completamente fuori controllo, è stato protagonista di un drammatico show. Arrivato in ospedale per una banale ferita alla mano ne ha combinate di tutti i colori, facendo scappare pazienti e visitatori dalla sala d’attesa, aggredendo i sanitari anche con un bisturi. Alcuni sono stati costretti a chiudersi dentro una stanza del ps per evitare il peggio. Soltanto dopo l’arrivo in massa degli agenti delle volanti in ospedale è stato possibile contenerlo e sedarlo.

Solo 1 italiano su 4 ritiene giusto curare gratis i clandestini

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Intanto a terra, dentro il ps, dalla sala d’attesa alle sale di visita, sangue dappertutto, perso dallo stesso 29enne di origini marocchine. L’uomo è stato trattenuto in ospedale per accertamenti sanitari di carattere psicofisico. Oltre alla denuncia la sua posizione sul territorio nazionale è al vaglio dell’Ufficio Immigrazione della questura. I fatti sono accaduti a notte fonda quando in attesa c’erano svariate persone. All’improvviso si è scatenato l’inferno dopo l’arrivo del soggetto in questione. Poco prima in un bar di Montemarciano il ragazzo, già in forte stato di ebbrezza alcoolica, si era procurato in maniera accidentale una ferita lacero contusa alla mano destra causata dalla rottura di un bicchiere. A raccontare tutto questo è stata una sua amica, una donna di nazionalità italiana, che ha deciso di accompagnarlo al pronto soccorso di Ancona nonostante quello di Senigallia fosse più vicino. Il marocchino voleva essere curato subito e non accettava di dover aspettare, un atteggiamento subito minaccioso nei confronti dell’infermiere di triage, mentre la sua amica pare cercasse, invano, di calmarlo. La situazione è sfuggita di controllo a tutti, ai sanitari, all’unica guardia giurata presente visto che dalle 20 alle 8 del mattino il posto di polizia gestito dalla questura è fuori servizio. La violenza del soggetto è aumentata e quindi le persone in attesa si sono impaurite e sono uscite fori dal reparto in attesa dell’arrivo della polizia, allertata da più testimoni.

In quel lasso di tempo il 29enne ha aggredito il vigilante e gli ha sputato addosso, oltre a minacciare lui e membri dello staff sanitario con un’arma impropria, qualcosa di simile a un bisturi. Quando la polizia è finalmente arrivata e gli agenti hanno notato un gruppo di persone che si trovava in strada. Si trovavano lì perché dentro la sala d’attesa del pronto soccorso c’era l’uomo in preda a una furia delirante. La sala d’attesa era vuota e i sanitari stavano cercando di gestire la violenza del maghrebino e di calmarlo. Tutta la superficie pavimentata dell’ingresso del triage e della sala d’attesa era intrisa di sangue. L’uomo delirava, urlava e si muoveva in maniera impulsiva. Alla vista dei poliziotti il nordafricano, che era a dorso nudo con tracce di sangue sparse su tutto il corpo, l’occhio sinistro tumefatto e la mano destra con un taglio, ha dato ulteriormente in escandescenza, lanciandosi rabbiosamente verso gli agenti con chiari intenti aggressivi e spargendo sangue dappertutto. Fino alla tarda mattinata di ieri il maghrebino è rimasto in un letto dei box del ps, guardato a vista e contenuto, prima che si fosse definitivamente calmato.

Africano devasta ospedale: calci, sputi e sangue