“Dungeons & Dragons ha una storia in continua evoluzione per soddisfare le esigenze dei nostri giocatori e promuovere uno spazio invitante per tutti “, ha aperto WotC. “Con questo in mente, comprendiamo che ‘razza’ è un termine problematico che ha avuto connessioni dannose tra le persone nel mondo reale e le persone fantastiche dei mondi di D&D”.

“L’uso di questo termine in D&D e in altre IP popolari si è evoluto nel tempo”, hanno aggiunto. “Ora è il momento di passare alla prossima evoluzione.”

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presentiamo un sostituto del termine “razza”. Questo nuovo termine è “specie” .

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“Abbiamo preso la decisione di non utilizzare più il termine ‘razza’ in One D&D e non abbiamo intenzione di tornare a quel termine”, spiega l’editore. “Il termine ‘specie’ è stato scelto in stretta collaborazione con numerosi consulenti culturali esterni”.

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In netto contrasto con questa cacofonia di rapporti sulla virtù, il professore di psicologia della Stetson University Christopher J. Ferguson ha recentemente pubblicato uno studio in cui non ha trovato “alcuna associazione tra D&D e razzismo” e che “la maggior parte delle persone, comprese le persone di colore, non trova offensiva degli orchi ‘malvagi’”.

Nello studio, Ferguson ha concluso che “il gioco di D&D non era associato all’etnocentrismo della vita reale e il consenso, anche tra le persone di colore, era che la rappresentazione non fosse offensiva o razzista”.

Ha aggiunto: “Sembra che, se vogliamo seriamente affrontare i problemi della razza negli Stati Uniti e in tutto il mondo, concentrarci sulle rappresentazioni dei mostri nei giochi di D&D potrebbe non essere il percorso più fruttuoso”.

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