Immigrato fa irruzione in chiesa e poi devasta scuola: piscia ovunque

Vox
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È stato nuovamente tratto in arresto l’immigrato di 26 anni, che nei giorni scorsi aveva fatto irruzione all’interno di una chiesa del centro storico di Crotone con abiti talari, poco prima trafugati nella stessa.

Questa volta il cittadino straniero è stato arrestato dai carabinieri per aver fatto irruzione all’interno della scuola “Rosmini Principe di Piemonte” di Crotone.

A dare l’allarme è stata un’insegnante, che prima dell’apertura del plesso scolastico, attraverso i vetri delle finestre, ha scorso la presenza dell’immigrato all’interno della scuola.

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I carabinieri, giunti sul posto, hanno bloccato immediatamente lo straniero, che era entrato forzando una porta con un oggetto contundente. Aveva messo a soqquadro alcune aule, spargendo materiale scolastico e imbrattandole con dell’urina.

Perquisito, è stato trovato in possesso di un termometro digitale, che, dai successivi e speditivi accertamenti, è risultato essere stato poco prima asportato dallo stesso plesso. Questa mattina è stato convalidato l’arresto con l’applicazione della misura cautelare in carcere per furto aggravato e danneggiamento.

Crotone: arrestato di nuovo immigrato che aveva fatto irruzione in chiesa, questa volta era in una scuola




2 pensieri su “Immigrato fa irruzione in chiesa e poi devasta scuola: piscia ovunque”

  1. Da noi, nella nostra piccola comunità, i figli dei diversamente religiosi, quest’estate si divertivano a tirare i petardi verso la chiesa e disturbare i clienti del bar del prete. Il sacerdote addirittura, dopo varie denunce, ha dovuto assumere delle guardie giurate, al fine di evitare danni peggiori. È inutile essere buonisti : bisogna essere buoni ed usare fermezza con le regole. Queste baby gang che di baby non hanno nemmeno il nome, vae messe in galera ed anche una punizione ai loro genitori. Gli scapestrati c’erano anche ai miei tempi, ma nessuno si è mai sognato di tirare petardi in chiesa e picchiare persone indifese. Seppur strano un minimo di rispetto c’era ancora. Se a qualcuno non piace il nostro stato, leggi, fede, cibo e quant’altro non è obbligato a venire, tanto meno a restare. Se si resta qui si rispettano le leggi, altrimenti, galera. Gli sconti si fanno al supermercato.

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