Famiglie cacciano gli ucraini accolti, finiscono in hotel a 70 euro al giorno: pagano italiani

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Hanno fatto gli splendidi accogliendo gli ucraini, ora li mandano via perché si sono accorti che la realtà non è quella raccontata dalle televisioni. E allora finiscono negli hotel a 70 euro al giorno a testa. E questo avviene in tutta Italia.

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I conti non tornano. E rischiano di gonfiare all’inverosimile. Già un mese fa il sistema dell’accoglienza in Toscana era andato in affanno. E le cose non sono certo migliorate. Nonostante negli ultimi giorni sia rimasto costante il numero degli arrivi di nuovi scrocconi ucraini, c’è stato ancora un incremento di richieste di ospitalità negli hotel e nei centri Cas, perché molte delle famiglie ospitanti hanno cominciato ad avere problemi, anche di sostentamento economico e stanno cacciando gli ucraini che avevano accolto.

I posti nei Cas sono esauriti ed è impossibile sapere esattamente quando si libereranno: anche perché, intanto, c’è il record di sbarchi di afroislamici.

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Così gli alberghi, da soluzioni temporanee – dovevano servire da volano per due o tre giorni – sono diventati di fatto soluzioni a lungo termine con costi pesanti per il sistema regionale (70 euro al giorno). Finalmente potrebbe essere arrivata la soluzione. Chiuso il bando nazionale indirizzato al terzo settore, ieri c’è stata una riunione in Regione con la protezione civile. Sono 600 gli alloggi di proprietà o messi a disposizione da privati: in questo caso il famigerato terzo settore funzionerà esattamente come le cooperative che gestiscono i Cas, offrendo vitto, alloggio, mediazione culturale e le attività di contributo all’integrazione, ricevendo per ogni ucraino i famigerati 35 euro al giorno.

Al momento in Toscana sono 9.700 gli ucraini che hanno trovato accoglienza a spese dei contribuenti.

Ora, come in tutta Italia, è entrato in funzione il portale della protezione civile che consente di richiedere il contributo di 300 euro al mese. In presenza di minori, viene riconosciuto al genitore, tutore legale o affidatario un ulteriore contributo di 150 euro al mese.

Intanto viene prolungata di un mese la misura di sostegno che consente agli ucraini di utilizzare i mezzi pubblici (bus e tram). Lo ha deciso la Regione, a seguito di una maggiore disponibilità di risorse comunicata dal dipartimento nazionale di protezione civile. Per usufruire del trasporto gratuito sarà sufficiente che i profughi mostrino ai controllori i documenti che attestano il loro status.




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