70enne massacrata a pugni in faccia dal migrante: “Noi donne indifese”

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Stazione Termini, 70enne aggredita con un pugno in faccia da un migrante: “La situazione è tragica, assurdo pensare che in una città amministrata da una donna ci siano donne che non sono libere di uscire di casa”.

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Presa a pugni da un immigrato africano, finisce all’ospedale con il naso rotto: vittima una 70enne romana, residente di fronte alla Stazione Termini. La zona è una delle zone peggiori per criminalità, spaccio e degrado: il ballatoio di via Giolitti. Sotto la struttura, ogni giorno si presenta un crocevia di sbandati, tossicodipendenti, pusher, prostitute: quasi tutti stranieri.

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«Sto bene grazie a Dio, per fortuna gli occhiali hanno attutito il colpo, poteva finire molto peggio», spiega la vittima ai microfoni del Giornale. La donna, di nome Carmen, racconta che quella sera stava rientrando a casa. «Erano le 19.00, c’era ancora la luce del sole», quando nei pressi del portone scorge un immigrato africano steso per terra. Scena di degrado piuttosto ricorrente negli anfratti intorno alla stazione, e per questo tira dritto e non ci bada. Purtroppo, ci si abitua (quasi) a tutto.

All’improvviso la signora Carmen sente un urlo. Si volta e un pugno la prende in pieno volto. E’ stato proprio l’immigrato. Il colpo le manda gli occhiali in frantumi e le fa sgorgare un fiotto di sangue dal naso. «Ho sentito un urlo, mi sono voltata bruscamente e in quel momento mi è arrivata una botta incredibile, fulminea, non ho avuto neppure il tempo di capire cosa stesse succedendo».




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