Rivolta contro il green pass, Salvini: “Politica ha dovere di ascoltare le piazze”

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“Il problema dell’Italia è dove va Claudio Borghi la sera?” Risponde così Matteo Salvini a chi gli chiede di commentare la presenza di parlamentari leghisti alla manifestazione di protesta ‘no Green pass’ a Roma. “Ognuno è libero di andare in piazza dove vuole a rivendicare quello che vuole. Se ci sono 10mila persone a manifestare non saranno tutti fascisti, matti, comunisti, no vax. Se 10mila persone chiedono diritti, il dovere della politica è ascoltare”, ha aggiunto Salvini.

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Anche se l’insegnante non è stato vaccinato, può entrare in classe? ”Assolutamente sì”, taglia corto il leader della Lega. ”Non mi interessa – assicura – se la maestra di mia figlia sarà vaccinata o meno. Il tasso di mortalità dei ragazzi sotto i 20 anni è pari a zero, lo dice la scienza”. Salvini ribadisce: “Anche solo pensare a obbligo vaccinale per i bimbi di 12-13 anni è fuori dal mondo…”.

Una volta i leader le piazze le guidavano, non le ‘ascoltavano’. O stai con Draghi, o stai col popolo: tertium non datur.

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6 pensieri su “Rivolta contro il green pass, Salvini: “Politica ha dovere di ascoltare le piazze””

  1. Il compito della politica è attenersi al mandato elettorale, che è basato sulle affermazioni fatte in campagna elettorale. Nessuna delle forze di governo (a parte forse il PD e qualche “cespuglietto” di contorno) è stata eletta per fare quel che sta facendo. Chi si finge all’opposizione assumendo atteggiamenti duri nelle parole ma morbidi nei fatti non è stato eletto per fare quel che sta facendo. Pure le forze di tutela dei lavoratori (sindacati) non stanno assolve do al proprio mandato – avete visto degli scioperi significativi? Questo modo di fare ha un nome: tradimento. Chi pratica il tradimento è un traditore.

    Attenzione anche ai “furboni raccattapalle” che cercano di indirizzare le proteste spontanee, perché sono i traditori del prossimo futuro, in sinergia con quelli attualmente in essere.

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