Bergoglio benedice il progetto sinecista di una religione globale: incontro nelle piramide massonica di Astana

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Il prossimo giugno ad Astana (Nur-Sultan) ci sarà la VII edizione del Congress of Leaders of World and Traditional Religions. L’evento, che avrà luogo nell’arcidiocesi di T. Peta e A. Schneider (ausiliare), attualmente è passato quasi inosservato. Eppure lo stesso arcivescovo Peta aveva partecipato a questo Congresso nel 2018, elogiandolo. E quest’anno la strana piramide pare in procinto di annoverare tra gli ospiti nientemeno che Jorge Mario Bergoglio.
Sbigottiti per il silenzio quasi generale su un fatto di questo peso, in una delle diocesi ritenute tra le più conservatrici al mondo, abbiamo continuato ad approfondire e sono emersi aspetti che rendono il quadro peggiore del previsto.

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Non si tratta del solito convegno ecumenista, chiariamolo. Si va oltre: siamo di fronte a una istituzione ecumenico-indifferentista “di Stato”, con tanto di citazioni e foto del presidente kazako Nazarbaev (e del suo successore) nella homepage del sito ufficiale (immagine sotto), impiantata da tempo in una piramide multireligiosa, dal sapore nettamente massonico-deista, nella capitale di un Paese ex sovietico caraterizzato dalla molteplicità delle fedi degli abitanti.

Questa piramide, ovvero il “Palazzo della Pace e della Riconciliazione”, pare avere ulteriori, curiose, caratteristiche. Leggiamo dal sito ufficiale turistico di Astana:

La piramide è stata costruita appositamente per ospitare il Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali. Contiene alloggi per diverse religioni: ebraismo, islam, cristianesimo, buddismo, induismo, taoismo e altre fedi. Ospita anche un teatro dell’opera da 1.500 posti, un museo nazionale di cultura, una nuova “università della civiltà”, una biblioteca e un centro di ricerca per i gruppi etnici e geografici del Kazakistan.

Questa diversità è unificata all’interno della forma pura di una piramide, alta 62 m (203 piedi) con una base di 62 x 62 m (203 x 203 piedi). L’edificio è concepito come un centro globale per la comprensione religiosa, la rinuncia alla violenza e la promozione della fede e dell’uguaglianza umana. La Piramide della Pace esprime lo spirito del Kazakistan, dove culture, tradizioni e rappresentanti di varie nazionalità convivono in pace, armonia e accordo. Immersi nel bagliore dorato e azzurro del vetro (colori presi dalla bandiera del Kazakistan), 200 delegati delle principali religioni e fedi del mondo si incontreranno ogni tre anni in una camera circolare, basata sulla sala riunioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York.

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Altro che Abu Dhabi e Fratelli tutti.

Ma c’è di più. Dai partecipanti all’ultima edizione del Congresso pare essere sbocciato qualcosa di nuovo: l’ipotesi – riferisce il sito ufficiale – di creare il N. Nazarbayev Center for Development of Interfaith and Intercivilization Dialogue, intitolato appunto al primo presidente kazako:

L’idea di creare il Centro N.Nazarbayev per lo sviluppo del dialogo interreligioso e intercivile è stata avviata dai partecipanti al VI Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali nell’ottobre 2018. Il Centro […] è stato istituito con decreto n. 226 del governo della Repubblica del Kazakistan il 25 aprile 2019.

L’obiettivo del regime globalista è ormai chiaro: non possono mettere i popoli in campi di sterminio, quindi vogliono sterminarci attraverso il meticciamento razziale, religioso e culturale. E’ un processo che vuole portare alla creazione di una popolazione mondiale indifferenziata, che non ha radici, non ha legami e non crede in nulla. Individui soli e quindi facilmente manipolabili.

In questo contesto, anche l’estremismo islamico, finché rimane ancorato nei loro Paesi e non arriva da noi con l’immigrazione, è un fattore di resistenza alla Globalizzazione che, invece, ci vuole tutti uguali. Con i magazzini di Amazon che sostituiscono le nostre chiese e le loro moschee.




9 pensieri su “Bergoglio benedice il progetto sinecista di una religione globale: incontro nelle piramide massonica di Astana”

  1. Lassù è tutto radioattivo,conseguenza delle detonazioni che hanno fatto i russi nel periodo della guerra fredda.Particolarmente al Nord,dove c’è il poligono atomico di Semipalatinks si possono ancora osservare i cavi dell’alta tensione che si interrano nei pozzi dove inserivano le atomiche/idrogeno a 1500 mt di profondità.Li ci sono stato per lavoro…La prima cosa che ho notato:non c’erano vecchi.Quasi tutte le persone dall’aspetto malsano.Nei laghi atomici le piogge hanno riempito il cratere di acqua…In seguito a qualche stronzo è venuta in mente l’idea di buttarci i pesci e conseguentemente mangiarseli.Peggio di me stavano i miei colleghi nei cantieri del lago d’Aral.Non parliamo poi di quelli che andavano a bucare nella parte Kazaka sull’isola putanifera ora congiunta alla terra e sede dei pozzi “rosa”scavati dall’armata rossa per seppellire le spore dell’antrace immerse nell’ipoclorito di sodio provenienti da Sverdlovsk -l’odierna Ekaterinburg-dell’incidente del ’79.Associata chiaramente ad altra merda residua del comunismo.Un po meglio stanno quelli che sono in cantiere sul Mar Caspio.E questi ad Astanà ci vanno per fare prendere fresco alla bocca.Speriamo che si impestino tutti.In tal caso non ci sono ne Cristi ne Madonne a salvarli.

  2. I tuoi interventi Alí sono quadri dipinti di getto con mirabile maestria o fotografie nude e crude che non lasciano spazio alla fantasia, un’efficacia lacerante.

    1. Cara Zanetti parlo con cognizione di causa perché i”quadri” come dici tu li ho vissuti sulla mia pelle.Per 46 anni.I miei interventi non lasciano spazio alla fantasia perché di cose allucinanti ne ho viste parecchie.Come quel mio collega in Colombia che si è trovato in mezzo ad una guerra tra due bande dei Narcos…Dopo che gli hanno tirato un razzo a carica cava nella Jeep.Non abbiamo trovato di lui che una falange di un mignolo ed una ciocca di capelli.O come nell’88 quando quei porci bastardi figli di puttana comunisti di merda con le corna sbragate di “Sendero Luminoso” hanno catturato due miei colleghi che erano con me al desalinizzatore in Arabia Saudita ad Ras Tanura.Li hanno tenuti in una buca scavata nel terreno per 8 mesi.Al minimo vitale.Pagato il riscatto li hanno rimpatriati.Ridotti a larve umane..O più recentemente quando ero in Nigeria che quei negri di merda ci hanno tenuto sotto tiro con i mitragliatori nel piazzale della raffineria perché non li avevano pagati…Dal mattino alle 6 fino alla sera.Senza bere un goccio d’acqua ne mangiare nemmeno una merda.E sotto il sole.

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