“Io più di così non so che fare. Quando scorrerà il sangue la mia testa sarà alta. Non è una consolazione, ma la dignità dell’adempimento del proprio dovere innanzitutto. Fico telefoni a Gualtieri e lo fermi. Gualtieri sta disattendendo le indicazioni del Parlamento. è gravissimo”.
Io più di così non so che fare. Quando scorrerà il sangue la mia testa sarà alta. Non è una consolazione ma la dignità dell'adempimento del proprio dovere innanzitutto. pic.twitter.com/CGjM9mJ2Mj
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) November 30, 2020
Era l’ultimo appiglio cui appendere la pretesa diversità dei Cinquestelle: il Mes. «Mai e poi mai lo approveremo», hanno gridato fino a poche ore fa. Fino a quando, cioè, Vito Crimi, il reggente che nessuno regge, ha adottato il lodo Gualtieri per dire che un conto è la riforma del Mes, altro il suo utilizzo. «Non faremo ostruzionismo», assicura. Gli sarà sembrata una furbata irresistibile. In realtà, come ha rilevato Emma Bonino è «roba da dissociati mentali». Già, non ha senso riformare il fondo salva-Stati dichiarandone in anticipo il non utilizzo poiché nocivo. Se è nocivo, non si approva. Ma Crimi l’hanno messo lì apposta a prendersi i fischi. Suo il pettinfuori ogni qualvolta la realtà si diverte a far coriandoli delle utopie grilline.
Con il Mes è ancora peggio. Perché ora il seggio traballa molto più di prima, con i sondaggi in picchiata e la ridotta disponibilità dei posti in Parlamento. Per molti, è tempo di stringersi attorno alla coppia Casaleggio-Di Battista. L’apertura di Crimi sul Mes è il cedimento che i due aspettavano. E infatti subito è cominciato il tiro al piccione. «Temo che Crimi non fosse presente all’audizione di Gualtieri», attacca Alvise Maniero. «I molti interventi M5S – ricorda – erano contrari a questa riforma». Sulla sua scia il collega Pino Cabras. «Crimi – rileva – non tiene conto del contenuto di due risoluzioni». Decisamente più tranchant il giudizio dell’eurodeputato Piernicola Pedicini.
Merde.Sono solo merde.Delle grandissime merde che con l’apriscatole in mano lo hanno messo in culo agli italiani.