Focolaio al Sacco di Milano: chiusa cardiologia, contagiati 1 medico e 20 infermieri

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Al Sacco di Milano, riferisce l’Agi, è stato svuotato il reparto di cardiologia a causa di un cluster di Covid. Oggi, mercoledì 21 ottobre, è stato dimesso l’ultimo paziente e sono in corso le operazioni di sanificazione. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa sono diversi gli operatori risultati positivi al tampone, tra cui una ventina di infermieri e un medico. Un disastro, assoluto. E ancora, una settimana fa era stata riscontrata la positività di un’infermiera che lavora in cardiologia, sottoposta a tampone dopo aver manifestato blandi sintomi influenzali. Dai successivi tamponi è emerso il contagio diffuso all’ospedale dove opera Massimo Galli.

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Il problema è proprio che questa epidemia impedisce le normali cure.

“In Lombardia c’è un’impennata di contagi, ricoveri e terapie intensive e questo prezzo non può essere pagato da Milano. Quando il virus si scatena in una grande città ha un effetto dirompente”. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala interviene sull’emergenza coronavirus e visto che le città “sono a rischio di focolaio”, invita gli over 65, quelli più a rischio in caso di positività al Covid, “a stare a casa”, così come sottolinea come in vista del coprifuoco che penalizzerà alcune categorie, come ristoratori e baristi, “Mi sto sgolando con il governo perché questa fascia sia tutelata”.




3 pensieri su “Focolaio al Sacco di Milano: chiusa cardiologia, contagiati 1 medico e 20 infermieri”

  1. Massimo Galli e’ nato il 26 agosto del 1960, non sarebbe vecchissimo, ha solo sessant’anni, eppure ha tanta, tanta paura di morire di coronavirus… ha talmente tanta paura di morire di coronavirus che ci vuole tutti chiusi in casa… povero Massimo Galli, tanto potente in camice bianco a comandare l’ospedale, ma ultimo degli ultimi in un vagone della metropolitana in quanto a sistema immunitario e capacità di sopravvivere al coronavirus. Ma la morte invisibile avanza 😆

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