Tre attiviste femministe, di 19, 29 e 43 anni, sono state arrestate lunedì sera dalla polizia municipale mentre attaccavano manifesti satirici su Maometto nelle strade di Tolosa.
Armate di secchi pieni di colla e pennelli, le tre attiviste avevano l’ambizione di attaccare mille manifesti “per inondare il centro di Tolosa”, ed esercitare il loro “diritto alla blasfemia”.
Dobbiamo tappezzare l’Italia di caricature su Maometto. Renderla per loro invivibile. Provocarli per dimostrare che non possiamo convivere sullo stesso territorio.
La blasfemia di cui si tratta non va bene anche in questo caso. Non dovevano essere provocatrici le signore femministe, sebbene io non appoggi assolutamente la religione islamica, ma questa provocazione volgare non doveva essere fatta.
Qui si vede la differenza tra noi più o meno cristiani ed il mondo musulmano.
Per noi più o meno cristiani la blasfemia, anche quella pesante, si risolve con una semplice indignazione e per chi è credente, con una preghiera, affinché si convertano.
Per il mondo musulmano, no e lo sappiamo.
Loro a differenza nostra, sono pronti a difendere anche con la forza le loro idee religiose, noi invece accettiamo di subire con indifferenza e nichilismo, qualsiasi attacco, terroristico compreso.