Prima però ha scaricato trecento clandestini su una nave italiana per la solita truffa della crociera quarantena:

Gli uomini della Guardia Costiera di Palermo hanno posto in stato di sequestro la nave Sea Watch 4. A comunicarlo è stata la stessa Ong attraverso i suoi canali social ufficiali. La nave, come già quella precedente e le altre navi ong, non è abilitata ai ‘soccorsi’.

“Era ciò che ci aspettavamo dopo un’ispezione il cui chiaro scopo era quello di trovare delle motivazioni pretestuose per impedirci di tornare a salvare vite. La nostra è la quinta nave umanitaria a essere fermata in 5 mesi”, si legge nel profilo italiano dedicato alla Sea-Watch. Ancora più duro e aggressivo, invece, è il messaggio che si può leggere, in inglese, nel profilo internazionale di Sea-Watch e in quello in lingua tedesca: “Per 11 ore, gli ispettori hanno cercato l’ago in un pagliaio, e ancora una volta hanno trovato ragioni assurde per trattenerci. Con questo blocco arbitrario la Guardia Costiera sta deliberatamente mettendo a rischio vite umane!”.

Vox

Ong SeaWatch, Ammiraglio De Felice: “Germania non ritira bandiera tedesca”, è guerra aggressione all’Italia

Ora la Sea Watch 4 dovrà restare in banchina a Palermo in attesa di nuove indicazioni. Stessa sorte dovrebbe toccare alla Open Arms. E non si capisce perché il governo non tolga la bandiera alla nave dell’ong ‘italiana’ di Casarini, soprattutto dopo il carico pirata da un mercantile straniero.

Sea Watch e Medici senza frontiere hanno diffuso un comunicato stampa contro le forze marittime italiane, accusate di effettuare controlli a bordo al solo scopo di fermare le navi umanitarie, con un’iniziativa “cinica e colpevole”, dove i controlli tecnici di bordo vengono definiti strumentali al blocco.