Sembra che duemila politici abbiano ottenuto, legalmente e grazie al decreto del governo, il bonus di 600 euro per le partite iva. Tra loro, molti sono consiglieri comunali che fanno lavori normali, anche 5 presunti parlamentari:
Detto che se fosse vero sarebbe eticamente riprovevole, si perde tempo con cinque presunti pezzenti mentre il governo ci indebita con la Ue, invocando il famigerato SURE, senza voto parlamentare: parliamo di decine di miliardi di euro. Non di 3mila euro.
E mentre Conte mente in modo spudorato sulla zona rossa non dichiarata a Nembro e Alzano. Per non parlare dei clandestini, migliaia.
Finirà, poi, che nessuno dei cinque parlamentari ha realmente richiesto i 600 euro, perché sembra veramente una notizia assurda, ma che la richiesta è stata fatta in automatico dai commercialisti.
E’ assurdo anche che l’INPS abbia segnalato la cosa pur essendo totalmente legale. A questo punto, immorale per immorale, vogliamo anche sapere a chi lo dà Casalino.
Si chiama gabriele rossi, almeno così gira nel web e nei rotocalchi delle servette tipo Chi.
Però non sono nuovi di questi fattarelli i 5manilunghe. Il fatto che uno abbia una partita iva non vuol dire che sia in difficoltà. I problemi economici andavano dimostrati esibendo le dichiarazioni delle entrate degli anni precedenti… almeno!