Sanatoria della Bellanova, alla Boldrini non basta: regolarizzarli tutti

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La sanatoria truffa di Bellanova permette a migliaia di spacciatori e clandestini di regolarizzarsi come finti badanti, pagando anche duemila euro per ‘affittare’ un datore di lavoro fasullo. Soprattutto bengalesi e marocchini. Uno scandalo che tutti conoscono. Del resto: di quali lavoratori stranieri c’è bisogno in un Paese con un PIL che sta crollando del 12 per cento?

Ma a Boldrini non basta.

“La regolarizzazione dei migranti presenti sul nostro territorio è a vantaggio di tutti e di tutte perché consente di restituire dignità alle persone, di garantire la legalità e di tutelare la salute collettiva in un periodo di #pandemia”, scrive in calce al video la rappresentante del Pd, che insiste: “Perché allora regolarizzare un bracciante e non, ad esempio, un edile o un cameriere?”.

Intanto perché nessun bracciante viene regolarizzato:

La truffa Bellanova: una sanatoria di marocchini che si fingono badanti

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E poi Boldrini sa che il turismo è in ginocchio e si sono persi centinaia di migliaia di posti di lavoro? Non lo sa:

Respingiamo turisti e importiamo clandestini: – 80% clienti in hotel persi 140mila posti di lavoro

Come può saperlo lei, che non fa un cazzo dalla mattina alla sera stipendia dai contribuenti?

Il governo, racconta l’ex LeU, ha accolto una delle proposte contenute nel suo ordine del giorno, firmato anche da altri deputati, impegnandosi, dunque, a garantire una sorta di monitoraggio sulle procedure in atto ed a valutare l’estensione della regolarizzazione anche ad altre categorie. La Boldrini, quindi, si augura che a ciò venga dato seguito.

Intervenendo ieri in Aula, la rappresentante del Pd ha in effetti insistito sul fatto che la cosiddetta sanatoria migranti sia stata inserita nel decreto per tre ragioni: per riconoscere dignità e diritti alle persone che vengono lasciate in condizione di irregolarità proprio per poterle sfruttare meglio, per garantire la legalità laddove invece regnano il caporalato e la mancanza di sicurezza, e per garantire dei livelli adeguati di tutela della salute. Il documento, però, avrebbe delle pecche. “Purtroppo questo documento è stato farcito di limitazioni e di condizioni tali da comprimere anche l’esito dell’operazione”, ha affermato la Boldrini, fornendo anche un esempio: “È come un treno ad alta velocità. Si va a tirare il freno di emergenza per paura che si arrivi troppo presto a destinazione”.

Per rimediare a queste “incongruenze”, ha spiegato Laura Boldrini, nei giorni scorsi aveva presentato in commissione un emendamento, ricevendo però un parere sfavorevole. Da qui la necessità di riproporre la questione mediante un ordine del giorno. Tutto questo per permettere ad “un numero maggiore di persone di accedere alla procedura di emersione.

Siamo in presenza di veri e propri criminali che lavorano giorno e notte per distruggere la società italiana. L’obiettivo, per una come Boldrini, è anche crearsi un bacino elettorale che faccia quello che gli italiani non vogliono fare: votarla.

Il problema è che abbiamo un’opposizione educata che non fa nulla per fermare questo scempio. Al senato il decreto ha solo 4 giorni per essere approvato senza decadere. Basterebbe occupare ad oltranza il Senato. La sanatoria sarebbe eliminata e illegale.




4 pensieri su “Sanatoria della Bellanova, alla Boldrini non basta: regolarizzarli tutti”

  1. Mi piace il treno ad alta velocità, qualche tempo fa mi è venuta una idea per farlo arrivare direttamente al castello Sforzesco e tutto senza binari.

  2. Cara onorevole Boldrini come al solito nella sua impeccabile requisitoria pro clandestini, ha commesso delle pecche. Innanzitutto il sistema sanitario garantisce e c’è una legge che lo stabilisce, le cure sanitarie non solo di prima assistenza a tutti i clandestini, senza l’obbligo di essere segnalati alle autorità giudiziarie. Devo solo trovare il tempo di cercare questa legge e poi vi do i riferimenti.
    Secondo, con la situazione economica del paese, i morti di stato avuti e che continuano ad esserci per vostra negligenza e responsabilità, non vi preoccupate affatto della situazione dei sopravvissuti. Terzo la maggior parte dei suoi nuovi italiani che viene qui, non lo fa per esigenze umanitarie, per lavoro, ma per esigenze economiche, difatti vogliono farsi mantenere.
    L’unica cosa che non ha fatto è l’inginocchiamento del parlamento, a stare troppo chinati ci si fa male, si compiono disastri, come Schettino, che fece “l’inchino” anche lui davanti all’Isola del giglio, ma poi si schianto’.

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