Caos e paura nel pomeriggio sulla Circonvallazione Cornelia, a Roma, per violenti scontri tra immigrati.
“Smettevano e poi ricominciavano, smettevano e poi ricominciavano. Non si riuscivano a tenere, poi sono intervenute le forze dell’ordine e finalmente sono riuscite a calmarli”. A raccontare all’Adnkronos i momenti di violenza e scompiglio che si sono consumati, poco dopo le 17,30, è un testimone che si trovava sul posto e che, come tanti altri passanti, è rimasto letteralmente “sbigottito” dalla scena surreale vissuta in piena Capitale.
“Hanno preso delle bottiglie di vetro da un cassonetto e hanno iniziato ad usarle per minacciarsi”, continua raccontando che “alla fine è stata anche rotta una vetrina di un negozio”. Alla fine la peggio l’ha avuta un uomo con diverse ferite sanguinanti, medicato sul posto. Incredule e sotto choc decine di persone che si sono ritrovate ad assistere alla scena, a pochi metri dal capolinea dei bus.
Si tratta di integrazione.
O ci integriamo alla loro cultura di violenza e sopraffazione, o termineremo soccombendo.
Per uno abituato alla violenza nelle favelas di Rio o Caracas, alle ingiustizie quotidiane delle forze dell’ordine in Congo o Guinea, alla legge del più forte per sopravvivere in Bangladesh o Pakistan, la cultura del rispetto italiana è un tragico segno di debolezza di cui approfittare.
Non crediate che un delinquente in Marocco, Dominicana o Filippine venga in Europa a fondere ferro o scendere in miniera. Neppure a cercare lavoro.
Il problema è che il pd pensa di comprarsi elettori…ma , ancora una volta……non ha capito niente.🇮🇹