Non ci sono soldi per i cassintegrati. Ci sono per aiutare i clandestini a rimanere in Italia. Per lo più a spacciare.
In una nota, l’on. Andrea Delmastro di Fratelli d’Italia osserva: “Mentre due rom evadono da Rebibbia, favoriti dal mancato funzionamento del sistema anti-scavalcamento e dalla carenza di organico, il Governo spende 30 milioni di euro per assumere personale in forza al Ministero degli Interni per accelerare la regolarizzazione dei clandestini.
Siamo oltre la decenza e l’umanamente tollerabile. È questione di priorità: per Fratelli d’Italia la priorità dovrebbe essere la sicurezza, per Bonafede, il M5S ed il PD la priorità è la regolarizzazione dei clandestini.
Bonafede – suggerisce Delmastro – provi a dare un segnale della sua esistenza non solo per le ignobili scarcerazioni dei mafiosi, ma anche per la sicurezza dei nostri istituti penitenziari e chieda che le risorse per assumere i ‘regolarizzatori’ dei clandestini vengano dirottate al sistema carcerario per metterlo in sicurezza.
A 150 euro a domanda contano di riprenderseli dopo averne regolarizzati 150mila. Poi naturalmente spunterà l’avvocato o il sindacalista che reclamera’ il rimborso inquanto è un diritto essere regolarizzati. Poi reddito di cittadinanza.