Mark Rutte, il premier olandese: sfregio all’Italia, Parlamento olandese uccide Eurobond

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La UE vuole veder morire l’Italia. Lo svela quanto accaduto durante la discussione all’Eurogruppo. Mark Rutte, il premier olandese, si è schierato contro ogni allentamento delle misure di austerità.

“Non arretro di un millimetro”, ha spiegato chiaro e tondo nel corso dell’Eurogruppo in videoconferenza, interrotto all’alba e aggiornato al pomeriggio di oggi.

“Dobbiamo stare qui tutta la notte? Beh, con me ho tutto ciò che mi serve per passarla: sapete benissimo qual è la mia proposta. E non ho alcuna intenzione di negoziare”. E la sua “proposta” è di stanziare per fronteggiare l’emergenza un budget non superiore all’1% del Pil Ue. Il punto su cui non transige è quello del debito in comune: dall’Olanda arriveranno soltanto dei “no”.

E ha ragione lui. Sono i nostri stolti governanti che stanno lì con il piattino in mano come mendicanti mentre l’Italia avrebbe tutto da guadagnare dall’andarsene. Stampando minibot come moneta parallela con le riserve auree come collaterale a garanzia. Quelle riserve che si vorrebbe pappare la Ue in cambio dei ‘coronabond’.

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E, soprattutto, ci ridiano i 58 miliardi che ci devono.

E oggi, il Parlamento olandese ha di fatto ucciso gli Eurobond, approvando due mozioni contrarie che esortano il governo a non accettare gli Eurobond e a tenere il punto sulla condizionalità per l’utilizzo del Mes. Le mozioni, presentate rispettivamente dal partito anti-Ue Forum per la democrazia (FvD) e da una formazione trasversale di deputati, non sono vincolanti, ma danno un chiaro indirizzo politico al governo impegnato nei negoziati all’Eurogruppo in vista della ripresa dei lavori fissata per oggi alle 17.

La prima mozione, a firma del leader della destra populista del FvD, Thierry Baudet, è stata approvata con 86 voti a favore su 150, registrando anche l’approvazione di tutti i 32 deputati del partito per la Libertà e la Democrazia (Vvd) del premier Mark Rutte. Il testo rileva che “vari commissari europei sostengono apertamente l’introduzione degli eurobond” e chiede al governo di “non accettare mai una proposta che abbia la conseguenza diretta che i Paesi Bassi garantiranno in una certa misura il debito pubblico di un altro Stato“.

Pieno sostegno anche per la seconda risoluzione, proposta da un gruppo trasversale di deputati e approvata con 88 sì (a favore anche il partito di Rutte). “In caso di necessità dovremmo mostrare solidarietà reciproca in Ue”, ma “sostegno aggiuntivo non significa la creazione di un’unione del debito attraverso, ad esempio, gli eurobond”, si legge nel testo in cui gli eurodeputati invitano il governo anche a tenere il punto sul “rispetto delle condizionalità quando si utilizza il Mes”.

A L’Aia il governo di Rutte si appoggia a una coalizione formata dall’alleanza dei suoi liberal-conservatori con i partiti cristiani di Cda e Cu e i repubblicani del D66. Il Forum per la democrazia di Baudet siede in Parlamento con 2 seggi.




4 pensieri su “Mark Rutte, il premier olandese: sfregio all’Italia, Parlamento olandese uccide Eurobond”

  1. Non comprendo perché tutti, anche tra i patrioti, ce l’abbiano con l’Olanda, ormai è l’ennesimo sport nazionale di coloro che si accodano a ogni nuova moda.
    Capisco che sia un modo per dare addosso all’Europa e questo è buono e giusto, ma in realtà è grazie a Rutte se stiamo evitando che l’Europa compia un passo fondamentale per diventare un superstato imperialistico che oggi (ci) vende gli eurobond, domani fa il bilancio comune con stanziamenti alla difesa, dopodomani ci manda un esercito multicolore aperto anche ad africani e arabi dentro casa dopo aver tracciato i commenti dei ‘dissenzienti’. Attenti a ciò che sognate, potrebbe avverarsi e diventare un incubo.

  2. Mi sembra inutile dire che in caso facessero un esercito europeo di cui, qui in Italia manderanno francesi, tedeschi, spagnoli, croati, sloveni e i vari africani e asiatici che hanno reso cittadini dei loro paesi, l’unico modo per levarci l’invasore straniero di torno sarà una tremenda guerra paragonabile solo a quella dei trent’anni, per chi mastica un po’ di storia sa quanto sia stata più sanguinosa della seconda guerra mondiale, soprattutto per i civili. Cerchiamo di non arrivarci, possiamo fare con i nostri soldi, li abbiamo, abbiamo 2500 tonnellate di oro come garanzia e un patrimonio immobiliare, e storico, immenso, per non parlare del nostro patrimonio industriale e tecnologico. Non abbiamo alcun bisogno degli stati europei che oltretutto alcuni sono messi peggio di noi e presto altri lo saranno e vorranno loro essere aiutati con i nostri soldi.

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