Ricordiamo che la Peste Nera, arrivata in Europa dalla Cina come tutte le grandi epidemie, arrivò proprio con i topi importati su navi commerciali ‘cinesi’.
La Cina è pronta ad esportare una nuova epidemia in Occidente: l’ Hantavirus.
Un uomo della provincia cinese dello Yunnan è risultato positivo al nuovo virus ed è morto poche ore dopo.
Stava tornando nella provincia di Shandong per lavorare su un autobus noleggiato quando è morto. Altre 32 persone sono state testate per lo stesso e sono in attesa dei risultati dei test.
L’hantavirus è diffuso dai roditori. Può diffondersi negli umani che entrano in contatto con loro. “L’infestazione di roditori – si legge – dentro e intorno alla casa rimane il rischio principale per l’esposizione all’hantavirus. Anche soggetti sani sono a rischio di infezione da Hps se esposti al virus”.
Una persona può infettarsi se ha toccato gli occhi, il naso o la bocca dopo aver toccato escrementi di roditori, urina o materiali di nidificazione. I sintomi dell’hantavirus sono simili a quelli del coronavirus che include, tra gli altri, febbre, mal di testa, dolore addominale.
Insomma, aveva ragione Zaia.
Piglieremo anche quella. D’altronde siamo dei furbacchioni: ci stiamo facendo arrivare delle mascherine (peraltro inutili a proteggere dal contagio) proprio dalla Cina… siamo noi a cercarcela.
Se il coglionavirus poteva insegnarci qualcosa era proprio di tenerci alla larga dalla Cina e da ciò che esporta.
Se non mangiate la cacca di topo sono fiducioso che da questo vi salverete.
Se mangiate i “tre squittii” state sereni, ai topini danno da mangiare solo miele prima di darli da mangiare a voi.
Il topo non si mangia? E lo stile di vita migrante?
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