È quanto accaduto nel corso della mattinata di ieri, sabato 22 febbraio, a Trento. Quando, senza alcuna motivazione, l’immigrato ha preso di mira una coppietta di appena 14 anni, insultandoli anche pesantemente.
Quest’ultimo, descritto dai testimoni come una bestia di grossa taglia, ha proseguito col suo sproloquio, arrivando a minacciare esplicitamente i ragazzini in preda al panico.
Non si è limitato alle minacce. L’africano ha prima iniziato a sputare con spregio verso di loro, poi ha iniziato a scagliare oggetti con forza contro i ragazzini paralizzati dalla paura.
Ad assistere alla scena una donna coraggiosa la quale, senza preoccuparsi di eventuali ritorsioni nei suoi confronti da parte dello straniero, si è precipitata a difenderli. L’energumeno ovviamente non ha gradito la sua intromissione, bersagliando anche lei di sputi. Poi fuggito per l’arrivo delle forze dell’ordine.
“Era un africano alto e grosso. Parlava un italiano perfetto (integrato) e mentre insultava i due usava anche dei vocaboli molto forbiti, segno di una cultura superiore.”, ha raccontato la signora a “La Voce del Trentino”. “L’uomo si è scagliato contro i due ragazzini senza nessun motivo. I due sono rimasti scioccati e continuavano a ripetere che non era razzisti e che non avevano fatto nulla di male”.
Ma non è finita qui. Entra in scena un accoglione. Un secondo passante, completamente ignaro di quanto accaduto, che ha iniziato a prendersela con la donna e i due adolescenti, tacciati di essere nientemeno che “fascisti”.
“Non so più cosa pensare. Siamo aggrediti e un imbecille che nemmeno sa quello che è successo ci da anche dei fascisti”, lamenta la donna. “Ormai non c’è da stupirsi più di nulla. Questo è il clima che si respira a Trento”, conclude.
Urge l’apertura di grandi parchi giochi per accoglioni.
Il cattocomunismo italiano è nato a Trento, e nell’università cittadina partirono i primi movimenti sessantottini. A questo è dovuto il clima che si respira a Trento.