Sia chiaro, il risultato in Emilia Romagna è numericamente straordinario. Il fatto che il Pd esulti per una ‘vittoria’ che fino ad un anno fa sarebbe stata scontata e giudicata una sconfitta se avvenuta con meno di venti punti percentuali, dice già tutto.
Emilia Romagna: il Pd festeggia una sconfitta politica, dove si è ridotto – MAPPA
Traslato a livello nazionale significa una coalizione sovranista molto sopra il 50 per cento. Si è passati da una regione non contendibile, ad una dove i partiti sovranisti sono maggioranza e dove viene eletto un candidato di sinistra per un voto disgiunto che può avere solo due spiegazioni: una delle due sono i brogli.
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Dai dati emerge però anche altro. La Lega è a valanga in tutta l’Emilia Romagna dove il gap delle scorse elezioni regionali, oltre il 20 per cento, è stato ribaltato o ridotto ai minimi termini in quasi tutte le province. Ad esempio a Ferrara si è passati da – 3 a più 17 per cento. Ma il trend, seppure meno rilevante, esiste in tutta l’Emilia Romagna: tranne a Bologna. Nella città di Bologna in particolare. Dove non è cambiato nulla.
Quindi abbiamo essenzialmente una nazione ostaggio di una città di sardine. Loro, con questo voto, hanno deciso che noi non dobbiamo votare. Una minoranza che tiene ostaggio un intero paese.
A questo punto, che le centinaia di clandestini a bordo delle Ong in attesa di sbarcare vengano portati tutti a Bologna. Vi garba il Pd al governo? Godetene tutti i vantaggi:
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E invece guarda caso li invieranno dappertutto meno che a Bologna….. Chissa perché….?.
Perché non governiamo noi!