Coppia seviziata in casa da una banda di immigrati. È morto Ennio Libero Bendini, 90 anni. Abitava a Piacenza d’Adige (Padova).
Una sera l’integrazione ha bussato alla porta di casa sua: era il 20 luglio 2016, con lui la moglie Rosina Fracasso. Due marocchini, El Abidine Haidoufi Zin, 35enne residente a Castelbaldo, e Abderrahim Benhicham, 28enne residente a Merlara, fecero irruzione in casa loro e li torturarono. Fu l’inferno.
Bendini che era stato massacrato, pestato e buttato giù dalle scale, da quel momento finì in carrozzella. Anche la moglie venne picchiata, con un ferro da stiro le bruciarono un braccio.
Quella notte gli aggressori rubarono 300 euro in contanti e qualche gioiello rivenduto poi a un compro oro.
La coppia partecipò ad ogni udienza del processo sia a Rovigo sia in corte d’Appello a Venezia:
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Bendini era molto attivo nella associazioni che accolgono le vittime di ladri e rapinatori dove la notizia della sua morte si è rapidamente diffusa. Il suo funerale si è tenuto oggi a Piacenza d’Adige.
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Che la terra ti sia lieve, vecchio ragazzo.
Ricordo bene questo episodio di cronaca. Poverini, col supplizio che hanno subito é stato un miracolo che siano sopravvissuti. RIP.
Questa é l’immigrazione regolare e massiccia che alla Lega non dispiace. In Veneto sono troppi, e di episodi di questo tipo se ne verificheranno sempre di più nei prossimi anni, se non si blocca l’immigrazione e non si fanno rimpatri di massa di elementi che non servono a nulla. Gli italiani sono sempre più vecchi e gli immigrati più giovani, e per costoro commettere soprusi ai danni dei nostri anziani sarà sempre più facile.