Intanto, iniziamo a dire le cose come stanno: quelli di cui stiamo parlando non sono senatori, sono tr*ie. E come tali vanno rimosse dal Parlamento.
Cinquantasei milioni di italiani sono ostaggio di un venditore di fumo che si è creato un partitino personale che non vale più del 4%. Che fa shopping in Parlamento come se fosse in tangenziale.
La democrazia è umiliata. Umiliata da quel vergognoso personaggio che si fa chiamare presidente della Repubblica che, con il suo placet, ha messo in moto lo scempio a cui stiamo assistendo.
Umiliata da questo manipolo di scappati di casa che non agisce per motivi ideali, non agisce per amore della Patria, ma solo per mera convenienza personale: qual è il partito che mi farà restare più a lungo su questa poltrona?
E’ intollerabile.
Ci vorrebbe un generale. Il Parlamento non va aperto come una scatoletta di tonno, ma a cannonate. Come fece Eltsin. Perché lì è asserragliata la nomenclatura che, ormai, rappresenta non altro che se stessa.
Sfanno e disfano maggioranze. Sfanno e disfano partiti. Si vendono al migliore offerente. Un branco di tr*ie tiene in ostaggio la Repubblica. La Nazione. Il Popolo.
Un popolo che rimane fuori dalle scelte da cui dipende il proprio futuro. Basta!
Ve lo immaginate un generale che guida una colonna di carri armati verso il Parlamento e ordina, in nome del popolo sovrano, agli abusivi di togliere il disturbo? Ve li immaginate i grillini e i renziani imbracciare i fucili e resistere?
Sono solo pensieri. Ma cazzo quanto sono belli.
Ormai il re e’ nudo.
Dopo l’ ultimo teatrino del m5s la politica tutta da destra a sinistra si e’ definitivamente sputtanata.
Se anche la Lega e’ favorevole agli stati uniti d’ europa
Allora vuol dire che anche loro sono complici.
In 14 mesi non hanno fatto nulla per organizzare il rimpatrio di 500mila clandestini ne aumentare le pene che il pd aveva depenalizzato.
Grazie al fatto che la famosa “costituzione più bella del mondo” non prevede il vincolo di mandato per i parlamentari, il Parlamento italiano è un vero putt***io, dove cambiare partito come un paio di slip ogni giorno, o passare dalla maggioranza all’opposizione o viceversa, come fare avanti e indietro con la macchina, sono la “normalità”. Forse i padri costituenti non avevano previsto l’involuzione che la politica italiana avrebbe subito nei decenni successivi, e per questo non ritennero necessario mettere il vincolo di mandato.
Questi sono i danni provocati dal post-ideologismo, perché parliamoci chiaro, affossando le tradizionali ideologie politiche, le “ideologie” che si sono affermate sono il personalismo e il poltronismo. Nessuno fa politica per l’interesse nazionale, ma solo ed esclusivamente per fare quelli suoi e delle persone vicine. La politica è un mestiere nobile, ma queste cose la rendono una vera schifezza.