Il sindacato di polizia Sap ha contato 570 persone arrivate a Lampedusa negli ultimi giorni:
Sbarcati altri 570 clandestini, la Polizia si ribella: «E’ un massacro»
In mattinata un barchino ha portato sull’isola una ventina di clandestini. Appena sottocosta hanno raggiunto in modo autonomo la terraferma. Nel primo pomeriggio nel porto ha attraccato un’imbarcazione con 108 a bordo. Ed è di nuovo crisi per l’hotspot che in mattinata era stato alleggerito da 80 ospiti trasferiti a Porto Empedocle. A fronte di una capienza massima di 95 persone, la struttura deve far fronte al doppio delle presenze:
L’unica soluzione di questi criminali al governo è traghettarli sotto casa vostra invece che a casa loro:
Traghetti del governo fanno la spola per portare centinaia di clandestini in Italia – VIDEO
E gli sbarchi continuano in tutto il sud. Con barche a vela che scaricano immigrati dalla Turchia e barchini che approdano carichi di algerini in Sardegna e di tunisini ad Agrigento, molestando i bagnanti:
Clandestini sbarcano a decine e sbeffeggiano bagnanti – VIDEO
E proprio mentre Haftar-Serraj, premier della Tripolitania, era a Palazzo Chigi per un incontro con il presidente abusivo del Consiglio italiano, la Ocean Viking faceva il terzo recupero in 2 giorni.
La nave di Sos Mediterranée e Msf ha infatti preso a bordo altri 73 clandestini ad appena 29 miglia dalle coste libiche. Quindi in acque contigue: una chiara violazione.
Siamo al terzo trasbordo in 24 ore della #OceanViking di @SOSMedFrance e @MSF_ITALIA.
Un'altra consegna è stata recapitata.Ovviamente proprio nel punto dove la nave si era diretta, in acque contigue della #Libia.
Ora a bordo ci sono 182 migranti. pic.twitter.com/ezhKDjRfhN— Francesca Totolo (@francescatotolo) September 18, 2019
Adesso a bordo sono in 182. Questa mattina la nave di Sos Mediterranée e Msf ha ricevuto dalla Libia l’indicazione di riportare le persone nel porto di Al Khoms ma ha rifiutato l’assegnazione di Pos non ritenendo il Paese sicuro. La nave per il momento resta ancora in zona Sar libica in attesa di eventuali nuovi carichi.
E ora esige l’Italia:
La #OceanViking di @SOSMedFrance e @MSF_ITALIA chiede un porto sicuro di sbarco per i 109 "sopravvissuti", dopo aver rifiutato il porto libico di Al Khums, non consideraro sicuro da @Refugees.
Ricordo che #UNHCR ritiene i porti della #Tunisia sicuri, e sono pure i più vicini. pic.twitter.com/3vnYcoOrud— Francesca Totolo (@francescatotolo) September 18, 2019
Era chiaro. Salvini li teneva per settimane a bagno maria. Anche in caso di approdo complice Patronaggio, restavano inattivi per almeno un paio di mesi tra sequestri e scali lontano dall’Italia. Ora, invece, il Pd-M5s ha aperto i porti ed è ricominciata la spola. E ringraziate che, prima di andarsene, Salvini ha messo fuori gioco tre Ong grazie al decreto sicurezza bis, altrimenti già oggi ci sarebbero navi di Ong che assediano Lampedusa: avverrà presto. Molto presto.