Traghetti del governo fanno la spola per portare centinaia di clandestini in Italia – VIDEO
Dall’hotspot dell’isola sono appena stati trasferiti 80 invasori su un traghetto di linea che arriverà questa sera a Porto Empedocle (Agrigento). Restano sempre un centinaio di clandestini a fronte di una capienza massima di 95.
Ma è il flusso continuo che preoccupa. La linea del governo “porti aperti” preoccupa notevolmente le forze dell’ordine su cui ricade l’ordine pubblico. Un settembre nero. «Sbarchi continui. Nelle prime settimane di questo mese 570 persone sono sbarcate a Lampedusa e il sistema sicurezza è già in tilt. Il personale non è sufficiente per gestire la situazione», è l’allarme lanciato da Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).
Senza contare quelli che arrivano via terra:
«Attualmente sull’isola abbiamo 4 squadre da 10 uomini, tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, impiegate in turni in quarta. In realtà, le squadre dovrebbero essere cinque. Spesso – spiega il Segretario del Sap – una delle squadre è impiegata per gli accompagnamenti, lasciando inevitabilmente scoperto uno dei quadranti nel turno di 24 ore». «Questo – prosegue- costringe le restanti tre squadre ad effettuare doppi turni, talvolta anche in maniera consecutiva, iniziando il turno regolare alle 19, per poi giungere, tra viaggio e altro, a casa esausti alle 21 del giorno seguente. È inammissibile lavorare in queste condizioni, con poco personale, due squadre in meno e con turni massacranti. Ne va – conclude Paoloni – della sicurezza e del benessere psicofisico dei colleghi».
Amico , che sciopero???
Dobbiamo far politica nei quartieri, in città, attivarci tutti poiliticamente, sennò quel che ci diciamo qui serve solo per un 10%, cioe Zero.
Ciao dai
gli agenti continuano a parlare in termini di risorse e personale insufficiente, ma qui il problema è demografico e devono dirlo forte e chiaro. La Trenta ha sindacalizzato anche i militari e la polizia è sindacalizzata da decenni, ebbene che dicano quello che pensano, obbedir parlando. D’altro canto potrebbero soltanto parlare, non hanno altra scelta che obbedire, e non solo per lo stipendio di fine mese, manca il coraggio, mancano capi carismatici, e soprattutto manca la ‘Bomba’ per qualsiasi altra iniziativa come ai tempi di Borghese.
Come si Macron ‘interessa’ alla situazione italiana, oggi lo si è visto una volta di più. Vuole trasformarci in una docile colonia, che rinuncia ai propri interessi in Libia e dovunque contrastino con quelli francesi, persino in Italia stessa. E questo debole ed esterofilo governo gli concederà tutto. D’altronde odiano l’Italia, fanno esattamente quello che ci si aspetta da loro. Semmai qualcuno si ribellasse, fuori dalle vie costituzionali, tempo poche settimane, forse giorni, e vedremmo carri Leclerc sui viali delle principali città italiane a ‘ristabilire l’ordine democratico’. E potremmo fare ben poco con i sistemi di lancio puntati su di noi, oltre al fatto che anche per l’esercito convenzionale spendiamo meno della metà dei francesi in forze armate. Solo con le elezioni saremo dalla parte del giusto, e loro nel torto, in quel caso Macron ed il suo entourage dovrebbero pensarci seriamente molte volte prima di fare azioni di forza per una inevitabile risposta internazionale.