“Vi chiedo il coraggio dei si, ma soprattutto in questo momento il coraggio dei no”. Matteo Salvini, ieri, durante l’incontro avvenuto con i governatori e sindaci leghisti ha lanciato il suo appello alla resistenza.

Ha chiesto ai suoi di dire no ad eventuali e molto probabili richieste di accoglienza delle prefetture in merito ai clandestini.

“Oggi dopo 14 mesi rientra in un porto italiano una nave delle ONG. Attenzione perchè io sto ancora aspettando di redistribuire circa 20 mila migranti negli altri paese. Nelle prossime settimane a ciascuno di voi arriverà la chiamata della prefettura che vi chiederà di tornare all’antico e vi diranno: “tu quanti te ne prendi nel tuo comune?”, da voi mi aspetto un no. Noi non ci stiamo, prima vengono i cittadini italiani”.

Alla guerra come alla guerra.

Ma questo appello deve essere ampliato: non si assumono immigrati, non si affitta all’invasore e non si fanno affari con chi fa affari con l’invasione. Chi non rispetta questi tre comandamenti sovranisti è un collaborazionista.