La cosa più triste dopo la censura di CasaPound e Forza Nuova da parte di Facebook-Instagram, perché definisce in modo perfetto la loro mancanza di comprensione della realtà, è la reazione dei politici di sinistra:
Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram. Una motivazione esemplare per una scelta giusta e coraggiosa. Dobbiamo condividere e diffondere ➡https://t.co/gZvw58k701#Casapound
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) September 9, 2019
Bene Facebook.
Un altro passo verso l’archiviazione della stagione dell’odio organizzato sui social network#Casapound #ForzaNuova https://t.co/pBZMie4Opy
— laura boldrini (@lauraboldrini) September 9, 2019
Per la prima volta @facebook e @instagram chiudono decine di pagine e profili di #Casapound. Chi sparge odio e violenza non ha più campo libero sui social network. Adesso andiamo avanti con una normativa complessiva di prevenzione e sanzione dei linguaggi d’odio sul web.
— valeria fedeli (@valeriafedeli) September 9, 2019
Proprio non comprendono che l’unico modo di difendere la libertà è difendere innanzitutto quella di chi la pensa diversamente. Non ci arrivano. Esultano per la censura di una multinazionale che, nel caso, un giorno potrebbe decidere di scaricare anche i propri servi sciocchi. Che sono loro.
#CasaPound #libertàdiespressione #articolo21 Facebook purtroppo non è nuova a ingiustificate forme di censura. Spero solo che l’improvviso oscuramento dei profili di CasaPound sia dovuto a problemi tecnici e non alle sue idee politiche. @stampasgarbi @Adnkronos @Agenzia_Ansa
— Vittorio Sgarbi (@VittorioSgarbi) September 9, 2019
Nessun problema tecnico, censura.
E Zingaretti, al governo per caso, gioisce della censura dell’opposizione. Non finirà bene.
Che possiamo farci, sono “libberali”.
Faceberg, Jewgle, Mentana, Molinari, Augias, Saviano eccetera dicono che Salvini è cattivo e i suoi consensi in calo? Denominatore comune dei dichiaranti?