“Venduto, venduto”. Così il premier à la carte Giuseppi Conte è stato contestato dalla sua ex maggioranza durante la sua replica alla Camera.
E poi interrotto dal grido “Buffone, buffone” e da “Elezioni, elezioni”.
Il fatto che sia passato dall’essere contestato da una parte e ora dall’altra dà la misura del degrado etico di questo personaggio. Una sorta di escort della politica.