L’immigrazione è l’unica cosa che conta. Tutto il resto, davanti alla sostituzione etnica in corso, è acqua di rose. Le finanziarie si rifanno. Le economie si risollevano. Ma i popoli, una volta sostituiti, non ritornano più. E noi non vogliamo morire come popolo.
Salvini a Conte:”Io sempre stato leale”
“Dispiace che certe cose invece di dir-
le in faccia il gentile presidente del
Consiglio le renda pubbliche mentre sto
lavorando a Castel Volturno”. Così il
ministro Salvini replica alla lettera
di Conte. “Mi pagano per difendere la
sicurezza. Se qualcuno è nostalgico del
Pd,lo dica.Io sono sempre stato leale”.Quello di Conte è “uno sfogo umorale,io
rispondo con le leggi”. Lotta all’immi-
grazione un’ossessione? “Per me è una
missione”. “Si dovrebbe andare al voto,
deciderà Mattarella.Ma se fosse a otto-
bre, ci sono i tempi per la Manovra”.
Conte scambia la decisione politica di interrompere un’esperienza di governo fondata su un contratto che il M5s non rispetta più, con slealtà. Si è montato la testa.
#Salvini: chiedo compattezza del Governo per combattere la clandestinità, spero che qualcuno non sia nostalgico delle centinaia di migliaia di sbarchi degli anni passati. @SkyTG24
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 15, 2019
#Salvini: leggevo che Pd voleva andare al governo per eliminare #DecretoSicurezza, con chi? Con i #5stelle che l’hanno votato due settimane prima? Dai. Siamo seri. @SkyTG24
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 15, 2019
#Salvini: immigrazione? Non è un’ossessione la mia, mi spiace che Conte lo dica, me lo chiedono gli italiani. @SkyTG24 pic.twitter.com/NOdIs8aOtm
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) August 15, 2019
Il ministro dell’Interno ribadisce: “La manovra si fa con un governo compatto” e rilancia la proposta del taglio dei parlamentari: “Lo votiamo anche domani”. Dopo la polemica con Conte sulla vicenda Open Arms dice: “Su blocco sbarchi mi aspetterei un grazie non insulti”
“Il governo si è fermato sui no, così l’Italia muore”. Così Matteo Salvini, intervistato a Castel Volturno da Sky TG24, ha spiegato i motivi della crisi dell’esecutivo gialloverde. “La manovra si fa con un governo compatto”, ha ribadito il vicepremier, che ha di nuovo rilanciato la proposta del taglio dei parlamentari: “Lo votiamo anche domani”.
“Questo governo si è fermato sui troppi no: alla Tav, all’autonomia, alla riforma fiscale, alla riforma della giustizia. Di no l’Italia muore, un governo muore, abbiamo bisogno di si, se qualcuno dice si ragioniamo”, ha spiegato il vicepremier. “Vedo che Renzi dice tutti insieme contro Salvini, non penso che serva un governo contro, siamo seri. O c’è un governo con ministri del si” o “un governo degli sconfitti” non serve. Il ministro dell’Interno a Sky TG24 ha anche ribadito che la mozione di sfiducia a Conte resta.
Il ministro dell’Interno, oggi al centro di un botta e risposta a distanza proprio con il premier Conte sulla vicenda Open Arms, ha parlato anche del tema immigrazione: la volontà di bloccare gli sbarchi dei migranti “non è una ossessione: è una missione, è una professione. Mi aspetterei un ‘grazie’, non una sequela di insulti”, ha detto a Sky TG24.
Qualcuno continua a non rendersi conto che non è Salvini, ossessionato con l’immigrazione, sono gli italiani. Che non ne possono più: le nostre città sono diventate in intere zone degli slum africani.
O fare lavorare Salvini, o arrivano tanti Luca Traini. Ci sta anche la rima.
L,Avvocato CONTE,MI ha profondamente ,DELUSO………prima con la MERKELL,adesso con SALVINI………..Se ne ritorNi a fare l,Avvocato ed professore,sarebbe,meglio per TUTTI…….Mia nonna diceva:” Un altro che predica bene,…..ma razzola male
Salvini non parla mai di sostituzione etnica, deve osare, se mandasse un giovanotto qualsiasi a filmare nella città dove vivo e poi lo proiettassero silenziosamente dietro le sue spalle durante un intervento del ministro sarebbe più efficace di 1000 parole. Gli italiani sono scomparsi. Quelli che inizialmente dai tratti somatici puoi scambiare come tali poi incominciano a parlare al telefinino e scopri che non lo sono e con sgomento mi accorgo di essere l’unica italiana sul bus gremito.