Avanza inarrestabile l’epidemia di Ebola nella Repubblica democratica del Congo. Ieri l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha deliberato lo stato di ‘Emergenza Internazionale di Salute Pubblica’. Secondo l’Oms è “una emergenza sanitaria pubblica a livello internazionale”.
Il massimo livello di allarme dell’organismo arriva al termine di una riunione di emergenza di esperti dopo i primi casi di Ebola individuato a Goma, città con due milioni di abitanti a ridosso del confine con il Ruanda.
Al momento sono 2.512 i casi di ebola (2.418 confermati e 94 probabili) con 1.676 morti.
Proprio a Goma, dove un primo caso è stato individuato domenica, ci sono ormai già 22 persone che potrebbero essere state contagiate.
Ovviamente, visto che l’OMS è organo politico e non sanitario, non vengono raccomandate restrizioni sugli spostamenti: “Nessun paese deve chiudere le frontiere o porre restrizioni ai viaggi e al commercio”, dice l’Oms.
Infatti, quando c’è un’epidemia in corso, cosa c’è di meglio di fare muovere liberamente gli infetti? Ormai si piega tutto all’interesse di pochi e al culto del politicamente corretto.
mandiamo alimenti con sterilizzanti : . . . meno ne nascono, meno ne muoiono, meno ne emigrano . . .