La Sea Watch, dopo essere stata colta con le mani nella marmellata nera, di avere sottratto i 52 clandestini prelevati oggi alla Guardia Costiera libica. Ammettendo, tra l’altro, che gli immigrati non erano in imminente pericolo di naufragio:
#SeaWatch resta in attesa di indicazione di un porto sicuro, con richiesta inviata a LY, Olanda, MTA, ITA.
Una motovedetta libica, con mitragliatrice a prua, è sopraggiunta a trasbordo ormai concluso e ha stabilito contatto radio senza fornire indicazioni. Ha poi lasciato l'area. pic.twitter.com/WRZulHKKkX— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) 12 giugno 2019
Tradotto dal linguaggio delle Ong: la Guardia Costiera libica aveva il coordinamento del ‘soccorso’, ma poco prima che arrivassero ci siamo precipitati per prenderci il prezioso carico. E poi ci siamo rifiutati di consegnarlo a chi di dovere.
Ora chiedono un porto. E’ bizzarro che paesi sovrani si facciano prendere per il culo da questi quattro trafficanti umanitari improvvisati. L’Italia, grazie al procuratore Patronaggio, che ogni volta finge il sequestro per poi dissequestrare la nave pochi giorni dopo: non meriterebbe, questo, una bella inchiesta? Sul perché Patronaggio dissequestri una nave, nonostante indaghi sulla stessa, col pericolo (la certezza, visti i precedenti) che reiteri il reato?