Profugo, in Italia con un permesso per protezione umanitaria, residente a Cremona, è stato espulso oggi perché estremista islamico.
Parliamo di un kosovaro 39enne espulso “per motivi di sicurezza dello Stato”.
Esponente di spicco delle comunità islamiche kosovare di Mantova e Cremona, il profugo era finito nel mirino degli inquirenti per aver esternato idee radicali durante le lezioni coraniche impartite a giovani musulmani.
Gli approfondimenti svolti hanno fatto emergere la sua vicinanza ideologica con noti predicatori di origine balcanica di orientamento filo-jihadista.
La presenza nel suo circuito relazionale di soggetti contigui all’estremismo islamico, nonché il suo attivismo on-line nel diffondere contenuti radicali sono stati, tra l’altro, gli indici di pericolosità che hanno condotto all’allontanamento dal territorio nazionale. Lo straniero, al quale è stato revocato lo status di protezione, è stato rimpatriato dalla frontiera aerea di Roma-Fiumicino.
Qui ci sono da analizzare e mettere in evidenza diverse cose:
- Perché un kosovaro è ancora in Italia come profugo, visto che la ‘guerra’ in Kosovo è finita un decennio fa.
- Perché in Italia ci sono le madrasse stile Pakistan dove si insegna il Corano.
- Perché si deve aspettare che uno sia ‘estremista’ per togliere la protezione umanitaria, quando le condizioni per cui l’aveva sono finite.
- Se oggi abbiamo un problema per poche centinaia di kosovari accolti come profughi, figuriamoci quanti ne avremo tra dieci anni con il quasi milione ‘accolto’ dal PD.
🔴 ESPULSO un kosovaro islamico radicalizzato 39enne residente a Cremona che, come ringraziamento per la protezione ottenuta dall’Italia, dava lezioni su come meglio ammazzare i cristiani.
Ci porti la guerra in Italia? A casa! pic.twitter.com/ahHouZyktQ— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 13, 2019